Immersione Libera. Un’affascinante mostra collettiva a Milano
Dodici artisti contemporanei nella suggestiva cornice della Palazzina dei Bagni Misteriosi a Milano. Una mostra affascinante e piena di simboli, curata da Giovanni Paolin
Non è una mostra in realtà aumentata, eppure sembra di addentrarsi in un quadro metafisico contemporaneo. Il progetto Immersione Libera, voluto e sostenuto dall’imprenditrice milanese Marina Nissim, è un capolavoro curatoriale di Giovanni Paolin che vede dodici artisti differenti fondersi con gli affascinanti spazi délabré della Palazzina dei Bagni Misteriosi.
La Sala Mosaico ospita le opere di Alfredo Aceto e Alessandro Fogo: una piscina dal parquet liquido d’ispirazione de chirichiana con gargoyles marini e dipinti simbolici, seguita dalla Sala Testori in cui riecheggia un mondo classico fatto di antiche colonne greche popolato da un Animale Cerimoniale del collettivo Agreements to Zinedine (ATZ), la cui solennità è completata dalla Scena di Caccia, installazione sonora di Francesco Fonassi. Tutte le opere concorrono a rievocare qualcosa di inconscio, che sia un ricordo ancestrale o una memoria d’infanzia, come il Cionco di Ornaghi & Prestinari, una musa inquietante che ti osserva pur essendo priva di occhi. Il percorso si articola in undici sale disposte su un piano orizzontale e uno verticale. Termina sulla terrazza con Alla luna del duo Antonello Ghezzi, un’opera partecipativa in cui i visitatori possono concorrere a percorrere i 384.400 km che separano la Terra dalla Luna. Una serie di eventi collaterali organizzati da curatori ospiti animerà tutta la durata della mostra. Gli ATZ, in esclusiva per Artribune, hanno girato un video inedito durante l’evento del 30 aprile, anticipando un loro nuovo progetto dal taglio cinematografico.
Martina Massimilla
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