Gli iperoggetti di Stefano Cagol in mostra a Gallarate
Un reportage video ci conduce all'interno del MA*GA di Gallarate, dov'è in corso una personale dell'artista trentino Stefano Cagol. Una retrospettiva che racconta oltre dieci anni di ricerca su temi come l'ecologia, le sorgenti energetiche e il concetto di confine
Fino al 15 settembre 2019 il MA*GA di Gallarate ospita una personale di Stefano Cagol (Trento, 1969), intitolata Iperoggetto. Visioni tra confini, energia ed ecologia. La mostra, curata da Alessandro Castiglioni, comprende videoinstallazioni, opere fotografiche e sculture realizzate dall’artista a partire dal 2007 e accomunate dalla riflessione attorno a tematiche come il cambio climatico, le sorgenti energetiche e il mutamento dei confini.
Il titolo fa riferimento alla nota teoria del filosofo inglese Timothy Morton, secondo cui “gli iperoggetti sono entità diffusamente distribuite nello spazio e nel tempo che ci obbligano a riconsiderare le idee fondamentali che ci siamo fatti su ciò che significa esistere, su cos’è la Terra, su cos’è la società”. Il percorso espositivo prende avvio all’esterno, nella piazza anfiteatro del MA*GA, dove sono installati dei caratteri cubitali che compongono la scritta FLU POWER FLU (Influenza, potere, influenza), che dà anche il titolo dell’opera, realizzata nel 2007 nel pieno della diffusione dell’influenza aviaria. “Le opere di Cagol”, sottolinea il curatore, “non si esauriscono nella propria natura fisica ma interagiscano a fasi, proprio come un iperoggetto, generando e ricostruendo lo spaziotempo”.
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