A World of Love. Video-intervista a Patricia Piccinini

Iperrealiste e fantastiche allo stesso tempo, le sculture di Patricia Piccinini colpiscono sempre l'immaginazione degli spettatori. Che reagiscono ammaliati, inquieti o spaventati. In questa intervista, l'artista australiana si racconta

È in corso fino all’8 settembre presso l’Arken Museum of Modern Art di Ishøj, in Danimarca, la retrospettiva di Patricia Piccinini (1965) intitolata A World of Love. L’artista australiana la racconta alle telecamere della web tv del Louisiana Museum, spiegando le idee e le suggestioni che accompagnano la nascita delle sue sculture. Famosa per la sua capacità di evocare un mondo fantastico, abitato da creature metà uomo metà animale, la Piccinini affronta più volte il tema delle barriere tra diverse specie, spingendo l’osservatore a mettere in dubbio la presunta superiorità dell’essere umano sul dominio del vivente. “L’amore è una delle cose che può aiutarci a distruggere queste barriere”, spiega, “il nostro compito è di prenderci cura della vita che ci circonda. Cambieremo la natura per i nostri scopi? O la cambieremo per altre ragioni? E in fondo, quale ragione è valida abbastanza per cambiarla”?

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Redazione

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