Facing it. Il toccante cortometraggio che parla di ansia sociale
Realizzato nel 2018 dal regista inglese Sam Gainsborough, “Facing it” è un cortometraggio girato quasi tutto in stop-motion. Un video commovente, che affronta il tema dell'inibizione sociale e della difficoltà ad aprirsi al mondo
Entrare in un bar da solo e sentirsi a disagio. Scegliere un posto, magari il più lontano da tutti, evitando volutamente persone e sguardi indiscreti. Parte da questa immagine Facing it, il nuovo cortometraggio del regista Sam Gainsborough: un’animazione che mescola azione dal vivo e stop motion, con l’obiettivo di indagare il delicato tema dell’ansia sociale.
Protagonista della storia – dalla durata di sette minuti circa – è Shaun, un ragazzo con chiare difficoltà relazionali. Seduto al tavolo di un pub, il giovane evita ogni tipo di contatto: il desiderio di prender parte alle discussioni dei suoi coetanei e fare nuovi amici è forte, ma non tanto quanto l’incapacità di fare il primo passo, stretto com’è nella morsa della timidezza. La bocca si censura, il corpo si blocca: la trappola dell’inibizione emotiva costringe il ragazzo a rimanere da solo, confinato nel proprio spazio.
Assalito dalla paura dell’altro, e dai possibili pregiudizi di chi gli sta intorno, Shaun si lascia andare ai ricordi più cupi: la presenza ingombrante dei genitori iper-protettivi e le esperienze traumatiche vissute durante l’infanzia tornano alla mente, facendo accresce il sentimento di malessere, splendidamente espresso dai “giochi” di plastilina che deformano continuamente il volto del ragazzo. A concludere il breve video, un urlo liberatorio: un gesto che spinge il protagonista a slegarsi da ogni catena, pronto ad affrontare il mondo.
– Alex Urso
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