Ten Grand Goldie. Il ritorno degli Einstürzende Neubauten
La storica band tedesca Einstürzende Neubauten torna, a sorpresa, con un nuovo album e un lungo tour che prevede anche tre tappe italiane. Ecco il video del primo singolo, simbolicamente girato con la mascherina
Divenuti celebri soprattutto per la loro capacità di trasformare il rumore un’esperienza catartica, gli Einstürzende Neubauten (dal tedesco, “nuovi edifici che crollano”) tornano con lo stesso fragore che li ha sempre contraddistinti. La leggendaria band teutonica che – insieme a pochi altri sperimentatori di certe sonorità – ha sovvertito il corso della musica contemporanea, approfitta della stasi culturale di questo momento per rompere un silenzio durato sei anni (risale infatti al 2014 la pubblicazione del disco Lament, Mute Records). Sul loro canale Vimeo è infatti apparso il video del singolo Ten Grand Goldie, che anticipa il nuovo album Alles in Allem, la cui uscita è prevista per il prossimo 15 maggio. A guardarci dritto negli occhi – con tanto di mascherina protettiva – è Blixa Bargeld, carismatico fondatore degli Einstürzende, nonché ex chitarrista dei Nick and the Bad Seeds. Uno strumento bizzarro, formato da una molla e tubi di metallo (immancabile riferimento alle loro radici di stampo industrial), dà il la a una danza che non manca di rimandi tanto alle avanguardie storiche quanto a una certa tribalità.
UN ATTO DI RESISTENZA
Alle coreografie dei musicisti si alternano frammenti di video amatoriali realizzati, durante questo periodo di quarantena, da alcuni sostenitori della band. Il brano ci appare così come un simbolico atto di resistenza: un’esortazione a prendere consapevolezza del nostro tempo spronandoci però a rimanere forti e attivi. Seppure siano oramai passati i tempi in cui si suonavano lastre di acciaio e martelli pneumatici, la forza della canzone alimenta senza dubbio l’attesa del prossimo disco. Come se non bastasse, Blixa e soci hanno annunciato anche l’arrivo del The year of the rat tour: una serie di concerti che, dal 14 al 16 settembre 2020, dovrebbe toccare anche l’Italia (rispettivamente l’Auditorium di Roma, l’Alcatraz di Milano e il Teatro Auditorium Manzoni di Bologna). Pandemia permettendo.
– Valerio Veneruso
https://neubauten.org
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