Coronavirus. L’appello di Salgado per salvare gli indigeni dell’Amazzonia
Il famoso fotografo brasiliano lancia un appello per la protezione degli indigeni dell'Amazzonia. Queste popolazioni rischiano infatti di essere spazzate via dal Coronavirus, portato da chi sta sfruttando illegalmente le risorse della foresta
“Queste popolazioni indigene fanno parte della straordinaria storia della nostra specie. La loro scomparsa sarebbe una tragedia estrema per il Brasile e una perdita immensa per l’umanità. Non c’è tempo da perdere”. A parlare è Sebastião Salgado, celebre fotografo brasiliano che da molti anni lavora sulla documentazione della vita delle popolazioni dell’Amazzonia.
In questo video, diffuso nei giorni scorsi, Salgado, insieme a sua moglie Lélia Wanick, lancia un appello al governo, al congresso e alla corte suprema del Brasile per spingerli ad agire rapidamente per evitare il contagio delle popolazioni native , già fortemente provate dalle conseguenze degli incendi e dell’inquinamento dei fiumi. La loro situazione oggi si fa ancora più critica perché i territori riservati per legge all’uso esclusivo delle tribù indigene sono invasi, illegalmente da minatori, taglialegna e allevatori di bestiame. Tutti questi soggetti possono portare il Covid-19 tra gli indigeni, una minaccia contro la quale la popolazione non è attrezzata e che rischia di decimarla.
Sebastião Salgado, che esporrà il suo progetto fotografico dedicato alle tribù dell’Amazzonia in anteprima mondiale al Maxxi di Roma nel 2021, sarà ospite il prossimo sabato 9 maggio alle ore 15 su tutti i canali social del museo romano (FB, Instagram, YouTube, Twitter ,LinkedIn e Telegram) per parlare, insieme a Giovanna Melandri, proprio dei contenuti di questo appello.
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