Non Plus Ultra. Il video dell’installazione di Gonzalo Borondo
Fino al 31 ottobre, nel cortile di Palacio de la Salina a Salamanca, in Spagna, è visitabile l'installazione Non Plus Ultra di Gonzalo Borondo (1989). Il progetto, che fa parte del Facyl Festival ed è curato da Chiara Pietropaoli, è stato realizzato in collaborazione con lo studio serigrafico 56Fili e conta sul supporto organizzativo di Studio Studio Studio
Non Plus Ultra, esposta per la prima volta al MACRO di Roma nel 2018, è un’installazione serigrafica percorribile concepita come itinerante ma allo stesso tempo site-specific. È composta da cinquantasei lastre di vetro di due metri e cinquanta per ottanta centimetri stampate, e nasce dalla volontà di far dialogare gli elementi trasparenti con spazi e fruitori ogni volta nuovi. “L’installazione”, spiega Borondo, “è prima di tutto un’esperienza, una sensazione. Lo spettatore si trova continuamente a confronto con dei limiti spaziali, dati dalle lastre di vetro, respingenti ma anche trasparenti. Limiti che potresti rompere, attraversare, scegliendo di rischiare. Rompere i limiti fa paura. Viviamo con la paura di andare oltre il limite, sempre accompagnati da una sensazione d’incertezza. Ma penso che l’artista all’interno della società abbia proprio questo ruolo, trasgredire i limiti imposti dalla norma.”
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