We. L’animazione 3D che descrive la fragilità delle relazioni umane
Una serie di strutture digitali che si intrecciano, creano grovigli, si stringono o si allontanano irrimediabilmente. Stiamo parlando di "We", la nuova animazione 3D di Martina Stiftinger e Rita Louro: un esperimento visivo dedicato alle relazioni interpersonali
In un periodo complesso come quello che stiamo attraversando, il valore della socialità sembra essere messo duramente alla prova. Cosa significa essere vicini? E quanto è cambiato il concetto di distanza all’interno di un mondo tecnologico e iperconnesso come il nostro? Sembra partire da queste domande We, l’accattivante video frutto della collaborazione tra le designer e registe di animazione Martina Stiftinger e Rita Louro.
UNA METAFORA DEI RAPPORTI UMANI
Realizzata su commissione dello studio parigino Motion Plus Design, l’opera presenta una sequenza di strutture fluide che si toccano, si intrecciano, cadono in frantumi o rimangono saldamente unite. Accompagnate da una base minimal composta da Ambrose Yu, le forme “danzano” soggette a infinite forze esterne che ne condizionano la stabilità, convivendo oppure scontrandosi all’interno dello stesso spazio tridimensionale.
Ambigue eppure elegantissime, esse sono una metafora delle nostre relazioni. Non si vedono corpi né braccia che si sfiorano. Non ci sono mani che si accarezzano né volti che reclamano il contatto. Eppure la sensazione è quella di avere di fronte qualcosa che ci assomiglia: esseri viventi che si avvicinano o si lasciano, che si scambiano di posto o si allontano senza pronunciare addio. Qual è il terreno che siamo disposti a cedere per non sentirci soli?
– Alex Urso
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