Auguri Boetti! Sky Arte e i musei d’arte contemporanea festeggiano l’artista
Il 16 dicembre 2020, Alighiero Boetti, scomparso nel 1994, avrebbe compiuto ottant'anni. Per celebrarlo, Sky Arte produce e mette in onda un documentario inedito. Il film, di cui vi mostriamo un estratto, verrà anche mostrato in anteprima, in "museovisione", sui siti dei grandi musei d'arte contemporanea italiani
Un evento speciale per celebrare l’ottantesimo anniversario dalla nascita di Alighiero Boetti (1940-1994), uno dei più grandi artisti contemporanei italiani del Novecento. Il documentario Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman, prodotto da Sky Arte e Tiwi – con la regia di Amedeo Perri e Luca Pivetti – andrà in onda su Sky Arte il 16 dicembre alle ore 21.15, restando poi disponibile on demand e in streaming anche su NOW TV.
IL FILM SU BOETTI IN MUSEOVISIONE
Ma non è tutto: lo stesso giorno, dalle 10 alle 18, il film verrà lanciato in anteprima assoluta e in contemporanea, sui siti internet di sei grandi musei d’arte contemporanea: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Rivoli – Torino); Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato); GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo; Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina (Napoli); MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, (Roma).
LA TAVOLA ROTONDA CON LE DIRETTRICI E I DIRETTORI
Il documentario, d cui vi mostriamo un estratto in esclusiva, sarà preceduto da una tavola rotonda virtuale in cui il Direttore di Sky Arte Roberto Pisoni converserà con le Direttrici e i Direttori delle sei istituzioni coinvolte: Carolyn Christov-Bakargiev, Cristiana Perrella, Lorenzo Giusti, Kathryn Weir, Lorenzo Balbi e Bartolomeo Pietromarchi. Ognuno dei partecipanti alla conversazione ripercorrerà alcune tappe della ricerca dell’artista torinese, rievocando e raccontando gli avvenimenti che lo legano ai singoli musei e ai territori che li ospitano.
BOETTI: SCIAMANO E SHOWMAN
Sono tante le testimonianza preziose contenute nel documentario, insieme ai materiali di archivio: ci sono i familiari di Boetti – i figli Agata e Matteo e la vedova Caterina Raganelli Boetti – ma anche gli amici, gli storici dell’arte e i colleghi artisti – Salman Alì, Stefano Arienti, Stefano Bartezzaghi, Alessandra Bonomo, Giorgio Colombo, Flavio Favelli, Tommaso Pincio, Sissi e Angela Vettese. Stupefacente la raccolta di immagini di repertorio, che permettono di ripercorrere l’intera parabola artistica di Boetti: l’adesione al movimento dell’Arte Povera, il fermento creativo degli anni Settanta, in cui nascono i suoi capolavori, il successo arrivato a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta e la postuma consacrazione nel pantheon dei più grandi artisti italiani del secolo scorso.
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