Arte, libertà e bellezza. Una video-intervista con Ernesto Treccani
Una video-intervista ad Ernesto Treccani, restaurata dall’archivio di Cineteca del Veneto e pubblicata online, ci restituisce lo spessore di un grande uomo e pensatore. Un protagonista importante della scena artistica italiana del secondo dopoguerra
27 novembre 2009: undici anni fa moriva, all’età di 89 anni, Ernesto Treccani, un autore che ha scritto pagine dirimenti nella storia dell’arte e del pensiero artistico del secondo dopoguerra. Per ricordarlo, Cineteca del Veneto ha tirato fuori dai propri archivi un’intervista del 3 giugno 1986 – digitalizzata da una videocassetta in U-matic grazie alla collaborazione con RunningTV e disponibile al grande pubblico su Teca TV- che ci restituisce un personaggio di straordinaria profondità: libero pensatore, profondamente antifascista, senza mai perdere lucidità e senza mai allinearsi supinamente al togliattismo del dopoguerra. Ma soprattutto un pensatore solido, che non ha timore di far convivere l’affetto per il padre con il rifiuto netto del suo adeguamento opportunistico al sistema imperante.
DA VITA GIOVANILE A CORRENTE
Giovane ribelle fin dalla gioventù, fu epica la sua contrapposizione al padre, il celebre Giovanni Treccani, imprenditore e mecenate più conservatore e inevitabilmente mai oppositivo al regime. Partigiano e antifascista, visse il carcere. Quando il padre, forse per trovare una via di sfogo alla sua veemenza intellettuale, gli regalò un giornale, Vita giovanile, Ernesto lo trasformò in un giornale contro il fascismo, cambiando il titolo in Corrente di vita giovanile e poi in Corrente, eliminando così tutti gli imbarazzanti riferimenti alla Gioventù Fascista. Nascono lì i semi di un movimento culturale e artistico, Corrente appunto, che vide incontrarsi personaggi come Renato Birolli, Bruno Cassinari, Aligi Sassu, Renato Guttuso, Ennio Morlotti, Ernesto Treccani, Emilio Vedova, Giovanni Paganin, Arnaldo Badodi, Giuseppe Migneco. Un fermento che fu frenato certamente dalla contrapposizione al fascismo ma che diede i suoi frutti nel dibattito politico e culturale che ha operato nella ricostruzione del paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. Frutti preziosi che hanno costruito la storia culturale del nostro Paese.
ARTE PER AMORE
Un uomo che per raccontare in pittura la realtà andava a conoscerla di persona. Nacque così la Strage di Melissa, fra le vittime di quella tragedia, annusando la loro terra e scoprendo i loro volti devastati. Lui, autore di Arte per amore, era infatti convinto che “soltanto chi ha il cuore aperto alle sofferenze del mondo può esprimere la bellezza.” E in queste parole è tracciata a tinte nette la cifra del suo realismo vero e radicale, ben lontano da prese di posizioni ideologiche e di maniera. Nelle immagini di questo uomo che sfoglia nervosamente un libro, con la sua voce scura e netta, si percepisce tutta una storia, tutto un mondo, tutta una vita.
– Lorenza Somogyi Bianchi
Il video integrale è visibile su Teca.tv previa registrazione gratuita
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