Art one shot. Alberto Mattia Martini racconta Damien Hirst
Alberto Mattia Martini, critico d’arte, docente e curatore, ha lanciato una serie di video didattici sul suo canale YouTube. Art one shot, questo il titolo del progetto, racconta “l’arte tutta d’un fiato”. Dopo Yves Klein, questo secondo episodio è dedicato al britannico Damien Hirst
In questa puntata di Art one shot vi racconto Damien Hirst: certamente uno tra gli artisti più noti, ma anche controversi del nostro tempo. Il corpo, la vita e quindi la morte per Hirst divengono un’ossessione, come era già accaduto precedentemente per il suo connazionale Francis Bacon. Mucche squartate, animali come squali, mucche e pecore sezionate e messe sotto formaldeide. Tuttavia, solitamente dopo la tempesta risorge il sole e infatti gli ultimi lavori di Damien Hirst, sono alberi di ciliegio in fiore: l’artista sembra dirci che dopo la morte ha ritrovato la vita. Hirst probabilmente vuole sottolineare come in un momento storico in cui la vita degli ultimi e dei più deboli vale sempre meno e la loro morte è sempre più frequente, probabilmente la “tradizionale” pittura in connubio con uno stato di positività, diviene per Hirst l’arte della vita e quindi della speranza.
– Alberto Mattia Martini
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