Quattro artisti discutono di come l’arte possa salvare la Terra

Per la Giornata Mondiale della Terra abbiamo riunito attorno ad un tavolo quattro artisti di fama internazionale per sapere come l'arte può contribuire alla salvaguardia del Pianeta. Ecco cosa ne è emerso


In occasione della Giornata Mondiale della terra siamo tornati a parlare delle relazioni tra arte e temi ambientali e di come le questioni ecologiche possano essere affrontate nella pratica artistica. Ne abbiamo discusso, nel corso di una ricca chiacchierata Zoom, con quattro artisti che, con mezzi e tecniche molto diversi tra loro, portano questi temi nel proprio lavoro.
Andrea Conte, in arte Andreco (Roma, 1978), viene da studi in ingegneria ma da anni realizza wall paintings, performance, video e installazioni attraverso cui indaga il rapporto tra lo spazio urbano e il paesaggio naturale, le relazioni tra uomo e ambiente e le intersezioni tra arte e attivismo. Nel suo Climate Art Project coniuga scienza del clima e attivismo ambientale.
Di origini brasiliane e anche lei con una laurea in ingegneria, Debora Hirsch (San Paolo, 1967) usa pittura e video per esplorare i limiti della rappresentazione e la complessità del reale creando connessioni tra mondi diversi. Con Eco Shifters ha esplorato i temi ambientali anche nella sua pratica curatoriale.
Federico Massa, a.k.a. Iena Cruz (Milano, 1981), porta i temi ambientali nella sua street art creando scenari naturali, con una particolare predilezione per oceani e fauna marittima. I suoi ultimi murales sono realizzati con pittura mangia smog, tra questi Hunting Pollution, nel quartiere Ostiense di Roma, considerato il più grande murale eco-friendly d’Europa.
Lavora con la ceramica, il collage e il video Francesco Simeti (Palermo, 1968) che nel suo lavoro porta la tradizione delle illustrazioni delle tavole botaniche e di zoologia, creando scenari che evocano la ricchezza dell’ambiente naturale sottolineandone al contempo la fragilità. Con l’installazione Swell, ha esplorato l’impatto delle attività umane e industriali sui corsi d’acqua di New York.
Con loro abbiamo chiacchierato di come l’arte possa dialogare con la scienza per veicolare concetti complessi, di come l’urgenza delle questioni ambientali possa entrare nel lavoro dell’artista senza prendere il sopravvento o correre il rischio di diventare didascalici, di arte d’impegno sociale e di libertà espressiva. Attraverso approcci e forme espressive molto diverse, questi quattro artisti offrono una piccola ma ricca panoramica di cosa significhi oggi fare un’arte che si preoccupa del futuro del nostro Pianeta.
Buona Giornata della Terra!

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Maurita Cardone

Maurita Cardone

Giornalista freelance, abruzzese di nascita e di carattere, eterna esploratrice, scrivo per passione e compulsione da quando ho memoria di me. Ho lavorato per Il Tempo, Il Sole 24 Ore, La Nuova Ecologia, QualEnergia, L'Indro. Dal 2011 New York è…

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