Dal Tramonto All’Alba. La mostra di Marco Circhirillo a Milano
Marco Circhirillo presenta la sua prima opera di videoarte alla Fabbrica Eos di Milano in una mostra a cura di Chiara Canali. Francesca Francone Maitreya l'ha intervistato per Artribune Television
In perfetta sintonia con il suo percorso artistico, dove la ricerca espressiva trova la sua massima espressione nel tema dell’introspezione psicologica e del riappropriarsi del sé, Marco Circhirillo (Parma, 1980) parte dal Super-io per poi annientarsi e rinnovarsi, riscoprendosi una persona migliore. Un flusso constante sul tema del divenire, in contrapposizione con la staticità e la filosofia dell’essere. Un lavoro molto meticoloso, 28.000 autoritratti, un tappeto di volti come un mandala tibetano, un atto ripetitivo, meditativo, ossessivo e poi con un soffio di vento, come nella vita, l’annientamento del sé e la rinascita.
A partire dal doppio alchemico, proseguendo con l’ispirazione-folgorazione che ha avuto il lavoro di Man Ray nella formazione dell’artista, passando per l’uno-nessuno-e-centomila pirandelliano, con questa performance esplode il tema della catarsi e della liberazione, acuito dalla staticità e dalla reclusione avvenuta durante la pandemia per il lockdown.
La mostra propone inoltre un forte messaggio concreto con il progetto Visite Sospese dell’associazione Medici In Famiglia, centro medico a vocazione sociale. Acquistando uno scatto dell’artista a un prezzo simbolico (a partire da 1 euro), si potrà infatti dare un aiuto e garantire assistenza medica psicologica gratuita a chi ne ha bisogno.
– Francesca Francone Maitreya
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