Quartetto. Un cortometraggio musicale alla corte del David di Michelangelo
È online il corto musicale realizzato in occasione della riapertura della Galleria dell’Accademia di Firenze, che ha visto anche la messa online di un nuovo e ricco portale web. Una suite inedita suonata in mezzo alle opere più celebri del museo
La Galleria dell’Accademia di Firenze presenta Quartetto, un cortometraggio musicale inedito, commissionato al compositore e regista Giorgio Ferrero. Il lancio del breve film fa parte dei festeggiamenti per la riapertura della Galleria, insieme alla messa online di un nuovo portale web che offre un ricco palinsesto di contenuti digitali.
“Prosegue così l’imponente progetto di rinnovamento della Galleria dell’Accademia”, spiega la direttrice Cecilie Hollberg, “che approda nel 2021 con gli stessi capolavori di sempre, ma in una nuova veste. Oltre ai cantieri che vanno avanti, alcuni, tra l’altro già terminati o in fase di chiusura, abbiamo voluto dare anche un’immagine più contemporanea al museo, rivedendo completamente il nostro portale web, con l’intenzione di dare al pubblico italiano e internazionale un’offerta maggiore, più completa, facilmente accessibile e sempre più fruibile.”
TRA ANTICO E CONTEMPORANEO
La suite musicale Quartetto è stata scritta da Giorgio Ferrero con Rodolfo Mongitore per quattro strumenti antichi appartenenti o ispirati alla collezione di strumenti musicali dal valore inestimabile esposta nella Galleria dell’Accademia. Una musica contemporanea che guarda al futuro attraverso la tradizione del passato, scritta su misura per la ricostruzione della Spinetta Ovale di Bartolomeo Cristofori, del 1690, per un violoncello barocco simile a quello di Stradivari esposto nel Museo, per un’arpa antica e un oboe da caccia appartenente alla collezione del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze.
La composizione, realizzata durante l’ultima chiusura dei musei a causa della pandemia, è stata registrata da quattro importanti docenti di musica barocca: i maestri Simone Bensi e Rossella Giannetti, del Conservatorio di Firenze, all’oboe da caccia e alla spinetta; il maestro Maria Cleary, del Conservatorio di Ginevra, all’arpa antica; il compositore Marco Robino al violoncello barocco. La supervisione musicale del progetto è stata affidata al musicista e musicologo Pedro Memelsdorff.
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