Gli specchi di Alfredo Pirri al Castello Maniace: un videoracconto

Un enorme pavimento di specchi, frantumabili ma infrangibili: così ha cambiato pelle il celebre Castello medievale di Siracusa, reinventato dall’opera in progress di Pirri. Su Sky Arte un breve film per scoprire l’opera

Un docufilm racconta l’imponente installazione di Alfredo Pirri al Castello Maniace di Siracusa (fino a dicembre 2021), progetto ideato e curato da Helga Marsala, con la produzione di Aditus per la Regione Siciliana/Soprintendenza di Siracusa. Un’opera che ha temporaneamente trasformato il monumentale gioiello duecentesco, costruito nel cuore di Ortigia per volontà di Federico II di Svevia.

Il video della mostra

Pubblicato in anteprima su Sky Arte, il video, firmato dal filmmaker Pietro Leone, accompagna la mostra nello spazio della Project Room – tra reperti d’epoca federiciana, bozzetti, acquerelli e una maquette dell’artista – adiacente la grande Sala Ipostila ricoperta di specchi. Una reinvenzione vertiginosa dello spazio e del tempo, tra suggestioni cosmologiche, memorie belliche (con le antiche catapulte medievali utilizzate per infrangere il pavimento), riflessioni sulla storia, sull’architettura, sul potere e sull’identità collettiva, per una nuova edizione del ventennale progetto “Passi” di Pirri: la più estesa mai realizzata al chiuso, con 900 mq di superficie specchiata calpestabile, seconda solo a quella a cielo aperto che aveva visto la luce, nel 2007, all’interno del Foro di Cesare, a Roma.

Il racconto del filmmaker

“Il film – racconta Leone – è innanzitutto il risultato di un processo di ascolto e osservazione. Mi sono trovato a essere complice e spettatore del lavoro di Alfredo Pirri, tra la fase della performance e dell’allestimento, rispettandone i tempi, catturandone suoni, luci, geometrie. In assenza di alterazioni e manipolazioni, ho affidato la mia prospettiva ai riflessi dello spazio, dell’architettura e dell’azione performativa, osservati attraverso il pavimento di specchi ed esplorati in modo estemporaneo, così che potessero materializzarsi scorci singolari, nuovi”. Un lavoro concepito “nei termini di una visione immateriale”, che con taglio autoriale restituisce l’intensa esperienza di attraversamento della sala, ricostruendo insieme le fasi della creazione in situ: “Ho assegnato alla notte – continua l’autore – una dimensione simbolica speciale: la parte iniziale si svolge al buio, grazie a una costruzione di luci artificiali e ombre. Sono scene in cui Pirri, nella sua solitudine, inizia a immaginare e concretizzare rotture, riflessi, linee, posizioni, evocazioni. La profondità dello spazio raddoppiato emerge così lentamente, al margine delle passeggiate di Pirri tra i corridoi e le passerelle del castello, mentre la luce del giorno rivela l’opera compiuta”.

Pubblichiamo qui un teaser, dedicato proprio a questo incipit notturno: sul sito di Sky Arte lo short film completo, che raccoglie anche un’ampia testimonianza di Alfredo Pirri sul progetto “Passi” e sull’esperienza al Maniace.

Alfredo Pirri, PASSI / Castello Maniace – DOC
2021
14’30” – colore suono
Un documentario di Pietro Leone
Camera: Pietro Leone, Daniele Pisano
Suono/montaggio/musica: Pietro Leone, Dario Frasca
Intervista e coordinamento: Helga Marsala
Produzione: Aditus

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più