Una canzone rap per salvare Puppy al Guggenheim di Bilbao
La canzone rap P.U.P.P.Y invita a donare fondi per il restauro dell'opera di Jeff Koons esposta al Guggenheim di Bilbao: il videoclip è girato nel famoso museo spagnolo e punta a raccogliere i 100 mila euro necessari per gli interventi di manutenzione dell'installazione
Puppy è il cucciolo di West Highland White Terrier, alto 12 metri e costituito da un’armatura metallica sormontata da piante e fiori e nato nel 1992 dalla mente creativa di Jeff Koons.
Esposto per la prima volta al castello di Arolsen in Germania, è stato poi ospitato al Museo di arte contemporanea di Sydney, per essere infine acquistato nel 1997 dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim, che decise di porlo sulla terrazza esterna dell’omonimo museo di Bilbao.
Da allora Puppy è divenuto simbolo e mascotte del Museo Guggenheim di Bilbao, superando anche il difficile periodo di pandemia con l’immancabile mascherina. Da giugno scorso il museo ha però lanciato la campagna di crowdfunding #DaVidaAPuppy, al fine di raccogliere fondi per preservare la struttura della grande opera. L’ammontare necessario agli interventi di salvaguardia di Puppy è pari a 100 mila euro, ma fino ad ora sono stati raccolti solo 28 mila euro.
Per dare uno “sprint” alle donazioni, il museo spagnolo ha deciso di far scendere in campo il rapper M.C. Gransan. Con la canzone P.U.P.P.Y. il cantante intende dar voce al gigantesco cucciolo di Koons per chiedere aiuto agli amanti dell’arte: nel videoclip il musicista spagnolo intona i versi di fronte alla scultura e in più spazi del museo, spiegando che le piante, come il sistema di irrigazione e alcune parti metalliche dell’opera, necessitano interventi di restauro indispensabili per la sopravvivenza dell’animale. La canzone si chiude con l’invito #BringPuppyToLife, utilizzato anche nella comunicazione dell’iniziativa.
Vedremo se la cantata in rime sortirà l’effetto sperato e convincerà mecenati e ammiratori della creazione di Koons a dare il loro contributo affinché Puppy preservi il suo florido aspetto.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati