Paper & Glue: il nuovo documentario che racconta lo street artist JR
Jr arriva al cinema con Paper & Glue, un documentario dedicato alla sua carriera di street artist: dalle prime scorribande a Parigi fino ai successi internazionali di oggi, dall'adolescenza alla maturità, sempre nel segno dell'arte inclusiva. Ecco il trailer
L’inarrestabile JR arriva anche al cinema con un nuovo documentario dedicato alla sua carriera di street artist: si intitola Paper & Glue ed è uscito in anteprima il 10 dicembre su MSBNC. Ora è in programmazione in diversi teatri statunitensi.
DAI GRAFFITI ILLEGALI AGLI OSCAR
“Il film è il culmine di anni del mio lavoro e include un archivio di fotografie e video che risalgono alla mia adolescenza. Al momento di molte di queste registrazioni, non avevo alcuna intenzione o consapevolezza che sarebbero state utilizzate in questo modo”: spiega JR, protagonista assoluto del film, che lo vede in azione sin dai graffiti illegali a Parigi, realizzati di notte, lontano da occhi indiscreti, prima che fama e popolarità lo rendessero uno degli street artist più acclamati al mondo.
Tra le sue opere più recenti, oltre all’installazione Greetings from Giza in Egitto, ci sono quelle realizzate in Italia: La Ferita a Palazzo Strozzi di Firenze e l’opera che ha interessato la facciata di Palazzo Farnese a Roma. Ma ad elevarlo nell’olimpo dello star system internazionale è stata sicuramente la collaborazione con l’attore Timothèe Chalamet all’ultima notte degli Oscar, che lo ha riavvicinato alla settima arte dopo il documentario Visages, Villages, realizzato nel 2018 con la straordinaria Agnès Varda.
GLI APPREZZAMENTI DI ANGELINA JOLIE
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A presenziare la premiere di Paper & Glue a Los Angeles c’era anche Angelina Jolie, amica di Jr che, dopo essersi dichiarata orgogliosa di aver partecipato all’evento ha così commentato su Instagram: “In gran parte della cultura di oggi, l’arte è sinonimo di denaro. Il film ricorda l’altro lato dell’arte. L’arte che appartiene alla gente. L’arte che nasce dalla strada” concludendo “E forse la cosa più rivoluzionaria che chiunque può fare nel nostro mondo è unire le persone, come talvolta può fare l’arte”. Il film infatti mette in risalto la vocazione inclusiva dell’arte del creativo francese, che intende dar voce agli inascoltati.
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