La toccante animazione sugli abbracci in tempi di pandemia
Già apprezzata per i suoi video in stop-motion, la regista Anna Mantzaris è tornata con un nuovo gioiello di animazione. Un breve e intenso video sugli abbracci (non dati) nel corso di questa pandemia
Quanti di noi, anche durante l’ultimo Natale, avrebbero voluto abbracciare i propri cari, senza la paura che il contatto fisico potesse rischiare di comprometterne la salute? Da manifestazione di affetto e fratellanza, l’abbraccio è diventato negli ultimi anni triste strumento di trasmissione del contagio.
DUE ANNI SENZA ABBRACCI
Un gesto da evitare, insomma, a maggior ragione per una cultura come la nostra, dove l’esternazione dei sentimenti attraverso il corpo è un’abitudine che mai avremmo pensato di dover mettere in discussione. Proprio in occasione delle feste natalizie da poco concluse, la pluripremiata regista Anna Mantzaris ha realizzato un simpatico e commovente corto animato sul tema. Un video capace di esprimere, in una manciata di secondi, tutta la nostra fragilità e la nostra goffaggine di fronte alla crisi che stiamo vivendo.
IL NUOVO CORTO DI ANNA MANTZARIS
Creato per l’organizzazione britannica The New Normal (ente benefico che garantisce sostegno psicologico alle persone in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria), il corto mostra una situazione capitata a moltissimi di noi, non soltanto durante l’ultimo Natale.
Un giovane ragazzo torna a casa per le feste. Ad aprirgli la porta sono i due anziani genitori. Impacciati, padre e figlio tentano di salutarsi adottando tutti gli espedienti consentiti, dal saluto con il pugno a quello con il gomito: una parata di gesti tragicomici che culmina con un abbraccio, caldo e liberatorio. Un’opera in stop-motion che conferma le abilità della regista svedese, brava a sintetizzare in meno di un minuto gli effetti del distanziamento sociale sulle nostre relazioni interpersonali.
– Alex Urso
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