Donato Sansone e Max Cooper insieme per un nuovo videoclip
Il noto animatore nostrano, Donato Sansone, firma un videoclip per Max Cooper, eclettico musicista elettronico da poco tornato alla ribalta con un nuovo album. Stiamo parlando di “Solace in Structure”, un video particolarissimo che strizza l’occhio a una lunga tradizione di opere animate. Ecco il video
Fra i numerosissimi poteri della musica vi è sicuramente quello di generare movimento e
dunque vita. Ma cosa succede se a muoversi non sono soltanto le persone ma anche oggetti e disegni? A questa domanda risponde Donato Sansone che, col suo stile inconfondibile, ha recentemente creato una coreografia ipnotica la cui protagonista è una figura geometrica in costante mutamento. Concepito per accompagnare il nuovo singolo di Max Cooper, Solace in Structure, il videoclip si avvale di una serie di tecniche di animazione che rendono spettacolare l’intero lavoro.
COME È STATO REALIZZATO SOLACE IN STRUCTURE
Alla base del progetto vi è stata l’intenzione di rendere il soggetto principale sensibile ai ritmi sincopati che caratterizzano lo stile musicale del producer di origini irlandesi. Per fare questo, Sansone è dovuto scendere in campo con tutte le sue competenze senza disdegnare neppure il 3D, elemento atipico per le sue solite produzioni. Con l’idea di realizzare un video in animazione classica – disegnato dunque interamente a mano, fotogramma per fotogramma – nel quale far convivere anche elementi costruiti in computer grafica, l’artista è riuscito a cimentarsi in una sorta di “rotoscopio manuale” dai risultati a dir poco sorprendenti. Prodotta in collaborazione con il graphic designer Marco Holland, per la parte in CGI, e Silvia Gariglio, per la colorazione manuale di alcune scene del video, l’opera segue la genesi e l’evoluzione di un oggetto astratto in continuo divenire.
I RIFERIMENTI AL VIDEOCLIP DI DONATO SANSONE
Solace in Structure non è ovviamente l’unico video in cui un soggetto principale cambia forma e dimensioni a tempo di musica. Nonostante la sua originalità, è impossibile infatti non notare diversi riferimenti ad alcuni prodotti emblematici della storia dei videoclip. Tra tutti spicca sicuramente Gantz Graf, capolavoro assoluto diretto nel 2002 da Alex Rutterford per l’omonimo brano degli Autechre. Espedienti simili si possono ritrovare anche in altri lavori come Love & Theft, prodotto nel 2010 dallo studio di animazione tedesco Film Bilder, Ghosst(s) del collettivo francese CRCR (per Lorn), Zodiac Shit di Flying Lotus, e Look, video girato da Mrzyk & Moriceau per il cantautore Sébastian Tellier.
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