Il corto animato che racconta la guerra (e lo scoppio della bomba atomica)
È un'amara verità quella che emerge dal nuovo corto animato di Steve Cutts. Si intitola “A Brief Disagreement”, e offre una visione sarcastica dell'umanità. Dalla preistoria a oggi, la guerra è stata il nostro passatempo preferito
Oltre a essere orrenda (come altre) la guerra in corso tra Ucraina e Russia è strana (più di altre), per l’approccio chirurgico con cui vengono forniti e analizzati i dati anche più minuziosi del conflitto. I siti degli organi di stampa più specializzati aggiornano in tempo reale i minuti che passano dall’inizio degli attacchi, le vite che si perdono e gli edifici che si sbriciolano sotto il fuoco nemico. Dati spaventosi, persone e cose che diventano numeri; uno stillicidio di cifre che cadono una a una nel vuoto del web. La realtà brulica di sangue e caos, mentre la Rete, con le sue manie di catalogazione, prova a fare ordine trovando una logica dove una logica non c’è.
IL CORTO ANIMATO DI STEVE CUTTS
È inevitabile pensare a quanto sta accadendo nei territori dell’ex Unione Sovietica, guardando l’ultimo corto animato dell’illustratore e regista britannico Steve Cutts.
Recentemente pubblicato sul web, il video si intitola A Brief Disagreement, e descrive in poco più di tre minuti la storia dell’umanità come un’infinita guerra tra uomini, o meglio, ominidi, che se le danno di santa ragione per i motivi più futili. Partendo dalla preistoria, il film attraversa le epoche: cambiano le armi, più evolute e sofisticate, ma restano i protagonisti, burberi scimmioni incapaci di parlare e trovare un accordo a parole, ieri come oggi.
UNA SATIRA DELLA GUERRA
A fare da contraltare alle immagini (violente e burrascose pur se in formato cartoon) sono le note della celebre Aria sulla quarta corda di Johann Sebastian Bach e il requiem Dies Irae, di Giuseppe Verdi. La danza forsennata si interrompe alla fine del corto con lo scoppio di una bomba atomica. Una satira amara di quello che è già successo in passato e che tutti sappiamo potrebbe di nuovo accadere.
Alex Urso
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