La Mercoledì Addams di Tim Burton è il suo alter ego

Il regista di film cult come "Edward mani di forbici" e "Il mistero di Sleepy Hollow" debutta dietro la macchina da presa di una serie tv teen, "Mercoledì". La piccola della famiglia Addams diventa così un’icona dai toni investigativi e soprannaturali

È un’adolescente frizzantina, ama il colore nero e viene da una famiglia molto popolare. Il suo nome è Mercoledì Addams (interpretata da Jenna Ortega) ed è la protagonista della serie tv che Tim Burton ha diretto per Netflix. 8 episodi che stanno dividendo il pubblico e la critica tra chi li ritiene geniali e chi estremamente deludenti. La ragazza dalle lunghe trecce nere si trova catapultata in una nuova scuola, la Nevermore Academy, il celebre liceo per “ragazzi speciali” dotati di abilità soprannaturali e poteri magici, in un intrigo di misteri e delitti. Nulla di spaventoso però, il target di riferimento non è alto. La serie è stata presentata in anteprima italiana al Lucca Comics & Games, dove lo stesso Burton è stato protagonista di un incontro di quelli che non si dimenticano facilmente, accolto in Piazza San Michele da oltre 8.000 persone.

PUNTO DI VISTA IN BIANCO E NERO PER BURTON E MERCOLEDÌ

Mercoledì non è una serie così accattivante, questo va detto. Ha però diversi e indiscussi punti interessanti. Primo tra tutti? La sua protagonista è totalmente immersa in uno stile gotico-bambinesco e poi si tratta di un viaggio di formazione all’interno di un’adolescenza lontana da ogni tipo di perfezione. La Nevermore Academy è teatro di questo viaggio costellato da personaggi diversissimi tra loro, ma accomunati dalla reputazione che li segue: sono considerati strani, dei reietti. “Mi sono sempre sentito come Mercoledì da teenager, avrei benissimo potuto essere lei” spiega Tim Burton. “Avevo il suo stesso punto di vista, in bianco e nero”. Il regista ha quindi pensato a una Mercoledì che fosse vicina alla sua anima di persona e di artista. E continuando: “È stata sempre rappresentata come una bambina, ma a me interessava vedere come reagiva a scuola, con gli insegnanti, con i compagni, con la sua terapista”.

TUTTE LE FAMIGLIE SONO STRANE

Questo è un altro elemento molto importante della serie. Finalmente un adolescente in analisi non è motivo di vergogna, ma anzi, una fase di stimolo e miglioramento. “Ho avuto problemi di salute mentale per metà della mia vita e mi identifico in Mercoledì” sottolinea Burton. “Per me lei è una fonte di ispirazione. È molto chiara, diretta, dice quello che sente. Questo la porta a mettersi nei guai nei confronti degli altri, ma a livello simbolico ha una forza silenziosa e semplice che per me è molto importante”. La famiglia Addams è da sempre nel cuore del regista e già qualche tempo fa si vociferava di un possibile film dedicato. Aver quindi debuttato nella serialità con questo spinoff non è per nulla casuale nel suo percorso, forse è anche un riconoscimento. E la dedica che fa agli Addams e a tutti noi è speciale: “Sono cresciuto guardando la serie e soprattutto leggendo i fumetti. La famiglia Addams è l’emblema della famiglia strana, come lo sono, in fondo, tutte le famiglie”.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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