Le 100 sculture di Oscar Murillo sfilano in passerella a Venezia
Sono sculture indossabili quelle che Oscar Murillo ha scelto di far sfilare a Venezia a conclusione della sua mostra "A Storm is Blowing From Paradise". Risultato di un progetto di raccolta, ricerca e sintesi, le opere sono state accompagnate dal lavoro di giovani studenti di moda
Oscar Murillo (La Paila, 1986), tra i vincitori del prestigioso Turner Prize, ha portato a Venezia la mostra “A Storm Is Blowing From Paradise”. Allestita presso la Scuola Grande della Misericordia, l’esposizione ha avuto luogo dal 17 settembre al 27 novembre scorso, presentando al pubblico diversi lavori del talentuoso artista.
LA MOSTRA A VENEZIA DI OSCAR MURILLO
La mostra veneziana, sviluppata sui due piani dello storico edificio, ha portato il pubblico ad ammirare nuovi dipinti di Murillo, installazioni, interventi sonori e digitali, ma il focus è stato sul progetto Frequencies: oltre 40 mila tele raccolte in giro per il mondo, realizzate da migliaia di giovani studenti (di età compresa tra i 10 e 16 anni), che per mesi le hanno decorate, segnate, scarabocchiate e utilizzate liberamente. Il risultato è un grande archivio che rappresenta uno spaccato della nuove generazioni del pianeta, le loro visioni, i loro stati d’animo e la loro quotidianità.
L’EVENTO CONCLUSIVO CON LA SFILATA DI 100 SCULTURE
Per salutare la mostra “A Storm is Blowing From Paradise”, per la prima volta sono sfilate in passerella le 100 sculture indossabili concepite da Oscar Murillo per il progetto Arepas y Tamales. Si tratta di una “proposta ibrida costituita da sculture da indossare” spiega l’autore “come scudi da indossare con il desiderio di proteggere lo spirito”, una sorta di sintesi di quanto raccolto con il progetto Frequencies: le sculture sono infatti costellate da 14 motivi-simbolo che rappresentano immagini ricorrenti emerse dalle tele disegnate dagli studenti. Le sculture-abito si ispirano inoltre alle divise dei lavoratori, creando così un ponte tra i concetti di lavoro e collettività, da sempre centrali nell’arte di Murillo. L’artista, con una commissione open-call, ha invitato inoltre gli studenti delle scuole di moda veneziane e di tutto il mondo a co-creare gli accessori e gli indumenti da accompagnare alle opere. La sfilata si è tenuta nello spazio della mostra, all’interno dell’ultima installazione realizzata da Murillo e composta da una sequenza di tele nere della serie Institute of Reconciliation. Qui si è tenuta inoltre la performance Industrial Park: portata in scena per la prima volta nel 2019, vede la lettura di brani scelti dall’opera Parque Industrial: romance proletario, romanzo dell’autrice brasiliana Patrícia Galvão del 1933.
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