La musica di Vinicio Capossela per il primo anno di guerra in Ucraina
Ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, Vinicio Capossela lancia un brano urgente dal titolo "La crociata dei bambini" per denunciare i crimini commessi ai danni dei più innocenti. Vi proponiamo il toccante videoclip che accompagna la canzone
Era il 24 febbraio 2022 quando il mondo attonito prese coscienza dello scoppiò dell’ennesimo conflitto, stavolta tra la Russia di Vladimir Putin e l’Ucraina di Volodymyr Zelens’kyj. A un anno da tale evento, ancora non si vede l’epilogo di tale barbarie e, anzi, i timori di un ampliamento dello scontro si fanno sempre più concreti. Affinché l’opinione pubblica non cada nell’accettazione apatica di un siffatto crimine, intellettuali, artisti e musicisti fanno la loro parte per mantenere vivo lo sdegno e l’avversione nei confronti di una guerra assurda e inaccettabile.
“LA CROCIATA DEI BAMBINI”, IL BRANO DI VINICIO CAPOSSELA
Partirono all’alba
in crociata i bambini
Le facce gelate, chi li troverà?
Partirono in fila,
Sepolti di neve
I soli scampati alle bombe
ed ai soldati
Volevan fuggire dagli occhi la guerra,
volevan fuggirla per cielo e per terra
un piccolo capo, la pena nel cuore,
provava a guidarli
e la strada
non sapeva trovare.
Una bambina di undici,
ad una di quattro, come una mamma
portava per mano
ed un piccolo musico, col suo tamburo,
batteva sordo, al timore
di farsi trovare
E poi c’era un cane, ma morto di fame
che per compassione nessuno ammazzò,
e si faceva scuola
tutti alla pari
sillabavan maestri e scolari
P. A. C. E
C’era Fede e Speranza
ma né pane, né carne
non chiamate ladro chi deve rubare,
per dare alle bocche, di cosa mangiare
farina ci vuole
e non solo bontà
Si persero in tondo, nel freddo di neve
nessuno più vivi li poté trovare,
soltanto il cielo, li vede vagare
nel cerchio
dei senza meta
dei senza patria
E cercano insieme una terra di pace
non come quella che hanno lasciato,
senza fuoco e rovina di Colosseo
ed immenso dietro di loro…
diventa il corteo
Il cane nel bosco
fu trovato una sera
al collo portava un cartello con scritto:
qualcuno ci aiuti, abbiam perso la strada
seguite il cane,
e vi prego,
non gli sparate
La scritta infantile, trovò un contadino
ma non la mano che la tracciò
un anno è passato, e nessuno è venuto
il cane soltanto è restato
a morire di fame
Il cane soltanto è restato
e si muore di fame.
Questo è il testo de “La crociata dei bambini” prima urgente traccia di tredici composte dal cantautore Vinicio Capossela che presto si faranno sentire. Ispirata al poema di Bertolt Brecht “La crociata dei ragazzi” risalente al 1942, riprende un evento storico di epoca medievale: un gruppo di bambini e adolescenti, attraversando macerie, morte e distruzione, cerca la via per una terra di pace. mentre il drammaturgo tedesco ambienta la storia fra le nevi della Polonia agli inizi della Seconda Guerra Mondiale, Capossela lo trasla ai nostri giorni, per comporre una ballata contro tutte le guerre. A dimostrazione che gli sono da sempre “la peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione, di vanificazione di ogni sforzo ‘culturale’”.
IL VIDEOCLIP CHE ACCOMPAGNA IL BRANO
“La crociata dei bambini” è accompagnata da un poetico lyric video, realizzato dal noto disegnatore Stefano Ricci, con la collaborazione di Ahmed Ben Nessib. Il film si compone di 4705 immagini, realizzate utilizzando la tecnica del gesso bianco su carta nera, fotografate singolarmente, senza alcun ausilio di tecniche di animazione digitale. Un lavoro amatoriale ma intenso, che vuole raffigurare “l’essenza stessa dell’innocenza, l’infanzia”, vittima senza colpa della nostra “epoca di costante crisi”. “La crociata dei bambini” è una produzione La Cùpa e uscirà su etichetta Parlophone per Warner Music Italy.
Roberta Pisa
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