L’artista Slaven Tolj si denuda ascoltando “Bella Ciao” per la mostra a Bologna
L'artista croato Slaven Tolj, in occasione della sua mostra personale "Craquelure. Pavo and me" a Bologna, si è esibito in una performance particolare, che lo ha visto denudarsi di fronte al pubblico. Ecco il video
Un uomo attorniato da una folla di pubblico comincia lentamente a denudarsi, si siede senza alcun indumento su una sedia e ascolta la melodia di “Bella Ciao”. Attorno a lui cala il silenzio e riceve impassibile gli sguardi dei presenti.
LA PERFORMANCE DI SLAVEN TOLJ A BOLOGNA
Si tratta della performance realizzata dall’artista croato Slaven Tolj lo scorso 4 febbraio, dal titolo “Bologna, February 2023” ed eseguita in occasione dell’inaugurazione della sua mostra personale “Craquelure. Pavo and me”, a cura di Daniele Capra presso le Collezioni Comunali d’Arte a Palazzo d’Accursio. L’esibizione, in corso fino al prossimo 5 marzo, espone quindici opere oggettuali e documentative e costituisce la prima mostra personale di Tolj presso un museo pubblico italiano. La performance, di cui vi mostriamo un video realizzato da Nico Covre, è stata pensata da Tolj appositamente per lo spazio bolognese e si inserisce nel solco della sua arte, cruda e realistica, che narra vita quotidiana, politica ed emotività.
L’ARTE DI SLAVEN TOLJ
Nella mostra “Craquelure. Pavo and me” sono esposti i lavori di Tolj che spaziano dalla scultura alla fotografia, dalla performance all’intervento site specific realizzato per la Sala Urbana, evidenziando i momenti salienti del percorso artistico dell’autore. Dai suoi esordi alla fine degli anni Ottanta fino a lavori recenti, influenzati dall’ictus che ha minato le sue capacità linguistiche, è evidente come la pratica della body art e dell’arte concettuale siano centrali per Tolj, che trae ispirazione da eventi umani e professionali vissuti in prima persona. La mostra si presenta così come una sintetica retrospettiva, un racconto intimo delle vicende personali e storiche che hanno segnato la vita dell’artista croato, a partire dalla tragica dissoluzione della Jugoslavia. A riprova di ciò, l’evento è dedicato al fotografo Pavo Urban, suo amico morto in guerra a Dubrovnik il 6 dicembre 1991.
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