L’opera luminosa di Arthur Duff presso le Procuratie Vecchie a Venezia

Fino al prossimo 10 marzo, nell'Art Space delle Procuratie Vecchie di Venezia, Arthur Duff traduce il potenziale di ciascun visitatore in opere luminose sorprendenti. Come? Lo spiega lo stesso artista in questa video intervista

Da quando Assicurazioni Generali ha aperto al pubblico, nell’aprile 2022, dopo un importante progetto di restauro e valorizzazione, firmato dal Pritzker Prize 2023 David Chipperfield le Procuratie Vecchie, in piazza San Marco, Venezia ha un nuovo centro creativo e pulsante. Nei saloni del terzo piano è ospitata infatti la Casa di The Human Safety Net, il movimento che lavora da più di cinque anni in 24 Paesi, dall’Europa all’Asia, all’America Latina, per riattivare comunità in difficoltà affinché possano esprimere il loro massimo potenziale. E qui che si inserisce The Art Studio, spazio che promuove il dialogo e la valorizzazione tra progetto sociale e creatività.

ARTHUR DUFF AL THE ART STUDIO

Ad un anno da quella storica inaugurazione, The Art Studio è sotto la guida del direttore artistico Luca Massimo Barbero: nel grande open space, pensato per ospitare mostre temporanee che si integrano nel percorso permanente di A World of Potential – esperienza interattiva e immersiva per comprendere e connettersi con il proprio potenziale – gli artisti invitati espongono opere che interpretano i temi di The Human Safety. Nel 2022 l’Art Studio è stato inaugurato con il progetto “CHUTZPAH – Una tenda che non è una tenda, animali che non sono animali” di Atelier dell’Errore (AdE) BIG. Dall’aprile 2023 è invece la volta dell’opera del tedesco Arthur Duff. La sua mostra “The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential”, in corso fino al 10 marzo 2024 consente ad ognuno di vedere i propri punti di forza tradotti in una rappresentazione artistica luminosa.

A CIASCUNO UN’OPERA PERSONALIZZATA FIRMATA ARTHUR DUFF

Grazie all’utilizzo di un sistema laser, le informazioni raccolte durante il percorso di visita relative a ciascun visitatore, vengono rielaborate e trasformate in forme uniche grazie ad un caleidoscopio di luci variopinte. Come le xilografie giapponesi ottocentesche raffiguranti i fuochi d’artificio, così le proiezioni di Arthur Duff sono una sorpresa singolare e unica, perché sempre diverse e tarate sulle caratteristiche di ciascun soggetto. L’artista stesso spiega che “The Hungriest Eye – The Blossoming of Potential” è un’opera d’arte che “inizia come collaborazione con The Human Safety Net, e per me, come artista, è un’opportunità unica per investigare gli aspetti invisibili degli oggetti d’arte come sistemi interconnessi fisici e non fisici. Vorrei creare spazi collaborativi dove il pubblico possa partecipare attivamente alla formazione dell’opera d’arte attraverso la loro esperienza personale nel museo nella sua interezza. L’implicazione del fruitore è integrata nella struttura dell’opera d’arte e incorporata all’interno della Casa di The Human Safety Net”.

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Redazione

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