La rivoluzione pittorica di Emilio Vedova in un nuovo corto animato
Prosegue fino al 26 novembre la mostra “Rivoluzione Vedova” al museo M9 di Mestre. Protagonista del progetto anche un'animazione multimediale immersiva, dedicata al rapporto tra l'artista e la città di Venezia
“L’attualità di Vedova sta negli universali della sua pittura o, più semplicemente, nel suo messaggio. Valori radicati nel suo esistenziale in dialogo con la storia, intesa come vivere nel presente, ‘esserci dentro’, misurarne i conflitti e le contraddizioni in una quotidiana dialettica”. Con queste parole la curatrice Gabriella Belli sottolinea il concept dietro la nuova mostra inaugurata presso M9 – Museo del ‘900 di Mestre: un progetto espositivo ispirato alle relazioni tra la pittura materica dell’artista veneziano e il contesto storico e culturale in cui essa si espresse. Aperta al pubblico fino al prossimo 26 novembre, la rassegna – dal titolo Rivoluzione Vedova, ideata e progettata da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova – presenta centotrenta lavori tra più emblematici della produzione del pittore Emilio Vedova, tutti connotati dal forte legame con i drammatici eventi del suo tempo. Tra questi i dipinti su tela Diario partigiano e Praga 1968, la grande scultura composta da pannelli circolari Chi brucia un libro brucia un uomo, e il ciclo pittorico concepito tra il 1987 e il 1988 …in continuum, compenetrazioni/traslati.
LA VIDEO INSTALLAZIONE SU EMILIO VEDOVA
L’impegno civile dell’artista e la connotazione fortemente “politica” della sua pittura emergono dunque dal percorso espositivo, impreziosito e reso ancora più “contemporaneo” dalla video installazione site specific ideata dallo studio bolognese Vitruvio Virtual Reality. Si tratta di Nel tumulto. Situazioni contrastanti simultanee, un corto in qualità cinematografica della durata di tre minuti circa, proiettato in un apposito spazio immersivo formato da quattro pareti contrapposte. L’obiettivo dell’opera è offrire al visitatore una visione inedita del processo creativo dell’artista, suggerendo nuove considerazioni sulla sua poetica e sulla sua relazione con la città, in cui nacque nel 1919 e visse fino al 2006. La traccia musicale che accompagna le immagini è stata realizzata ad hoc per l’esperienza dall’autore Murakami e s’intitola “Wrong Pills”.
EMILIO VEDOVA E LA “SUA” VENEZIA
Il tema centrale dell’installazione è infatti il rapporto tra l’artista e Venezia, che Vedova ha sempre considerato una fonte d’ispirazione per la sua ricerca. “Mediante l’elaborazione tridimensionale dell’immagine restituita con una tecnica apparentemente bidimensionale, in bianco e nero, colori chiave del linguaggio pittorico dell’artista, abbiamo creato un’immedesimazione empatica tra fruitore e artista sotto forma di dialogo introspettivo con il contesto semiotico della città”, ha dichiarato Simone Salomoni, coordinatore del progetto e co-fondatore di Vitruvio Virtual Reality.
Alex Urso
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