EP-1320 Medieval: lo strumento elettronico per creare musica medievale

Prodotto da Teenage Engineering, l'EP-1320 Medieval conquisterà tutti per il suo sound gotico e per il design degno di un templare. Il video

Si chiama EP-1320 Medieval ed è prodotto da Teenage Engineering: si tratta del primo campionatore, sequenziatore e compositore elettronico al mondo in grado di riprodurre i suoni degli strumenti musicali tipici del Medioevo.

Le caratteristiche di EP-1320 Medieval

Ghironde, liuti, canti gregoriani, tamburi sono solo alcune delle voci presenti nella vasta libreria di frasi, strumenti pronti e campioni one-shot offerti da EP-1320 Medieval, lanciato in questi giorni sul mercato ad un prezzo di 349 euro.

Presentato come il primo strumento elettronico medievale al mondo, questo sintetizzatore, grazie alla linea di ingresso e al microfono interno, consente anche di campionare suoni propri.

A renderlo un oggetto ancor più accattivante è anche il design, che nel lettering gotico richiama quello delle miniature antiche realizzate dai monaci amanuensi, mentre i nomi dei tasti sono persino in latino. Per chi volesse, sono disponibili anche gadget come la borsa trapuntata per portare con sé l’oggetto, la t-shirt, il vinile e il portachiavi (roba tutt’altro che da Medioevo).

EP-1320 Medieval
EP-1320 Medieval

Il video di lancio

Il video promozionale di EP-1320 Medieval rimanda al pubblico le ambientazioni che lo strumento è in grado di ricreare attraverso il suo utilizzo.

Tra riti iniziatici legati alla stregoneria, scene di falconeria, battaglie, giochi e danze medievali, accompagnati da una litania di tamburi, sonagli, liuti, questo nuovo strumento elettronico sembra più una macchina del tempo, in grado di farci tornare ad un millennio fa.

L’originalità del concept e il fascino mai sbiadito delle atmosfere gotiche, fanno pensare che EP-1320 Medieval diverrà un vero e proprio oggetto di culto.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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