L’arte cinese sbanca i mercati? Mr Ullens vende tutto e si butta sull’India…
Guy Ullens volta pagina e si butta sugli indiani: finisce così in asta una delle maggiori collezioni d’arte cinese contemporanea. Sarà Sotheby’s Hong Kong ad officiare il prossimo 3 aprile l’asta di una selezione di opere dalla raccolta del Barone belga, fondatore nel 2007 dell’Ullens Center for Contemporary Art (UCCA), spazio espositivo museale nel distretto […]
Guy Ullens volta pagina e si butta sugli indiani: finisce così in asta una delle maggiori collezioni d’arte cinese contemporanea. Sarà Sotheby’s Hong Kong ad officiare il prossimo 3 aprile l’asta di una selezione di opere dalla raccolta del Barone belga, fondatore nel 2007 dell’Ullens Center for Contemporary Art (UCCA), spazio espositivo museale nel distretto 798 di Pechino. 106 le opere in asta, con una stima tra i 12.7 e i 16.7 milioni di dollari. Tra i pezzi forti un trittico di Zhang Xiaogang, Forever Lasting Love, stimato 3.2-3.8 milioni di dollari.
Ullens ha dichiarato che la ragione di questa vendita è il suo nuovo interesse per gli artisti indiani esordienti, che lo porterà senza esitazioni all’abbandono della scena cinese e persino del suo UCCA. Tra le reazioni si segnala quella della star Ai Weiwei, che ha diplomaticamente imputato a “political reasons” l’annullamento della sua prima grande mostra personale in Cina, prevista a marzo proprio all’UCCA. Accolgono invece con entusiasmo la notizia della vendita i media cinesi, che annunciano l’ottima opportunità per i collezionisti cinesi di impossessarsi di opere chiave della storia dell’arte contemporanea nazionale.
– Martina Gambillara
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