La soluzione per i nostri Mali Culturali? Assistere Woody Allen per il suo film…
Forse è per questo, che il nostro Presidente del Consiglio appare tanto sorridente ed ottimista riguardo al nostro patrimonio artistico, nel nuovo spot televisivo appena lanciato in pompa magna da un quasi-commosso ministro Brambilla. Perché evidentemente il Ministero per i Beni culturali ha appena annunciato la decisione che – in un ambiente terrorizzato per il […]
Forse è per questo, che il nostro Presidente del Consiglio appare tanto sorridente ed ottimista riguardo al nostro patrimonio artistico, nel nuovo spot televisivo appena lanciato in pompa magna da un quasi-commosso ministro Brambilla. Perché evidentemente il Ministero per i Beni culturali ha appena annunciato la decisione che – in un ambiente terrorizzato per il futuro, dopo i drammatici tagli di bilancio imposti da un incontrastato Tremonti – segnerà una svolta nelle innumerevoli problematiche aperte sui fronti della conservazione, della promozione, della produzione culturale.
E quale sarebbe, questa decisione? Quella di istituire – come riportano le agenzie – “un gruppo di lavoro per assistere tecnicamente e logisticamente lo staff di Woody Allen per il film che dovrebbe girare a Roma in estate”. Certo, la visibilità garantita da un mostro sacro come Allen è fuori dubbio: ma non sarà che coi tempi che corrono – Ministro dimissionario, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali dimesso, zero strategie per uscire dall’impasse – al San Michele forse dovrebbero avere ben altro a cui pensare, e in cui investire risorse umane ed economiche?
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati