Macro-specific. Ecco il nuovo allestimento della Sala Enel del museo
Vista, olfatto, udito. Conclusa l’esposizione di Are you really sure that a floor can’t also be a ceiling? degli artisti Bik Van der Pol – che inaugurò l’ampliamento del museo -, riprende le corde dell’esperienza emotiva e sensoriale il nuovo allestimento della sala Enel del Macro, il grande spazio alle spalle della biglietteria. Tre le […]
Vista, olfatto, udito. Conclusa l’esposizione di Are you really sure that a floor can’t also be a ceiling? degli artisti Bik Van der Pol – che inaugurò l’ampliamento del museo -, riprende le corde dell’esperienza emotiva e sensoriale il nuovo allestimento della sala Enel del Macro, il grande spazio alle spalle della biglietteria. Tre le installazioni a tener banco, di artisti di diversa estrazione e modalità espressiva come Dan Perjovschi, Ernesto Neto e Arcangelo Sassolino.
I lavori di Perjovschi e di Sassolino sono stati appositamente realizzati per il Museo. Quello dell’artista rumeno – The crisis is (not) over. Drawings and Dioramas – è, infatti, il risultato di una lunga performance che ha sviluppato l’ampio wall painting site specific (visibile fino al 12 giugno, e poi …?). L’opera di Sassolino – Piccolo Animismo – è invece un grande parallelepipedo dalla intrigante attività vitale: si gonfia e si sgonfia, come se inspirasse e espirasse, portando all’estrema tensione le giunture stesse dell’oggetto il cui assordante suono sembra continuamente preannunciare un’esplosione o cedimento, suscitando nello spettatore un inquietante stato di ansia.
Viene invece dai magazzini del museo While Nothing Happens, grande installazione del 2008 di Ernesto Neto, che utilizza la lycra per contenere le fragranti spezie ormai cifra distintiva dell’opera del brasiliano.
– Daniela Trincia
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