Milano sonnecchia o galoppa? Dite la vostra. Intanto al Museo del 900…
La domanda è sempre quella: Milano sta veramente segnando il passo, sul fronte del contemporaneo e dell’adeguamento strutturale, specie con la scadenza del 2015 sempre più corta? Oppure – con pragmatismo tutto lombardo, poche chiacchiere e molto lavoro, che farebbe felicissimi Bossi & C. – zitta zitta inanella progetti finiti, senza stare continuamente a sbandierarli, […]
La domanda è sempre quella: Milano sta veramente segnando il passo, sul fronte del contemporaneo e dell’adeguamento strutturale, specie con la scadenza del 2015 sempre più corta? Oppure – con pragmatismo tutto lombardo, poche chiacchiere e molto lavoro, che farebbe felicissimi Bossi & C. – zitta zitta inanella progetti finiti, senza stare continuamente a sbandierarli, magari alla tv?
La questione è aperta, ci sono segnali che potrebbero avvalorare tanto un’opzione, quanto l’altra: intanto registriamo – per il fronte “ottimista” – la prossima inaugurazione, nella manica lunga al piano terra del Museo del Novecento, di una serie di performances/interventi curati da Alessandra Galasso e intitolati Primo piano d’artista. Un’artista – a cominciare da Andrea Mastrovito – sarà invitato a realizzare in situ un progetto che prenderà forma giorno dopo giorno, grazie anche alla partecipazione attiva del pubblico.
Ed è cosa fatta l’apertura del passaggio sotterraneo tra la fermata Duomo della metropolitana e lo stesso Museo del Novecento: cose che ci fanno illudere di essere in Europa…
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