Politiche culturali immobili? Un collettivo napoletano prova a dare un Urto…
Tagli e stasi? A Napoli Urto!, collettivo di artisti, curatori e “addetti ai lavori” dell’arte nato nel web, li combatte conquistando da oggi un “presidio” al PAN – uno spazio per affiancare la normale programmazione del Palazzo con un’attività culturale e di documentazione direttamente gestita dal collettivo – tramutando una minacciata occupazione pacifica in un […]
Tagli e stasi? A Napoli Urto!, collettivo di artisti, curatori e “addetti ai lavori” dell’arte nato nel web, li combatte conquistando da oggi un “presidio” al PAN – uno spazio per affiancare la normale programmazione del Palazzo con un’attività culturale e di documentazione direttamente gestita dal collettivo – tramutando una minacciata occupazione pacifica in un programma concertato con la direzione, grazie alle aperture positive di Marina Vergiani.
“Nasciamo a carattere emergenziale, ma costruttivo e indipendente. Che fa un artista per la sua società? Cercheremo risposte”, spiega Sebastiano Deva, coordinatore con Walter Picardi dello schieramento. Ma l’istanza di democraticità d’accesso non inficerà la qualità dell’offerta? “Contempereremo apertura e qualità con eventi accessibili a tutti e percorsi selezionati dai curatori interni al collettivo”. Frase ricorrente della direttrice Vergiani è sempre stato l’augurio che il PAN potesse essere percepito e diventare come “la casa degli artisti e dei curatori napoletani”. Sembra proprio che siamo giunti al momento cruciale. E, a quanto pare, non solo le rivoluzioni politiche in questi mesi nascono dalla rete…
– Diana Gianquitto
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