Questo si che è Made in Italy: i Cotroneo portano la collezione sotto al Cremlino
Se la cultura italica passa una delle crisi più profonde degli ultimi decenni – le dimissioni a valanga dalle parti del ministero ne sono solo l’atto finale -, pare invece che goda buona salute nella percezione internazionale. Una testimonianza viene anche dal collezionismo privato, con la collezione Esposito spesso in viaggio, con la Sandretto Re […]
Se la cultura italica passa una delle crisi più profonde degli ultimi decenni – le dimissioni a valanga dalle parti del ministero ne sono solo l’atto finale -, pare invece che goda buona salute nella percezione internazionale. Una testimonianza viene anche dal collezionismo privato, con la collezione Esposito spesso in viaggio, con la Sandretto Re Rebaudengo a tener banco in un prestigioso spazio nella banlieue (certo, un po’ troppo banlieue, francamente…) madrilegna. Ora è la raccolta di Anna Rosa e Giovanni Cotroneo a mettersi in mostra, nel dinamico e progressivo panorama offerto da Mosca, metropoli dove il cattivo gusto scorrre a fiumi come e più dei rubli e dove, tuttavia, aumenta esponenzialmente l’interesse per l’arte internazionale.
Una parte della collezione di fotografia italiana – già vista a Roma in una rassegna al Museo Bilotti – sarà in mostra per oltre un mese – dal 18 marzo al 24 aprile – al Museo Multimedia Complex of Modern Arts nell’ambito del Festival Internazionale di Fotografia, parte degli eventi dell’anno della cultura e della lingua italiana in Russia 2011, con il patrocinio del Ministero della Cultura Russo e dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca. Nomi? Da Claudio Abate a Gabriele Basilico, Antonio Biasiucci, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Raffaela Mariniello, Nino Migliori, Ferdinando Scianna, Michele Zaza.
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