Risiedo a Roma, da qwatz. E Residenzaitalia porta nella Capitale la curatrice americana Amara Antilla
Due vedute degli spazi di qwatz Come? Roma ha fatto passi da gigante a livello di “esposizione” dell’arte contemporanea, ma non altrettanto nella “produzione”? In parte è vero, e realtà come Milano, Torino, Venezia e pure Bologna in questo sono ancora avanti. Eppure qualcosa si sta muovendo, con i progetti di alcune dinamiche fondazioni, ma […]
Due vedute degli spazi di qwatz
Come? Roma ha fatto passi da gigante a livello di “esposizione” dell’arte contemporanea, ma non altrettanto nella “produzione”? In parte è vero, e realtà come Milano, Torino, Venezia e pure Bologna in questo sono ancora avanti. Eppure qualcosa si sta muovendo, con i progetti di alcune dinamiche fondazioni, ma anche di un programma di residenza di cui si è parlato troppo poco, come qwatz. Che da 4 anni offre ad artisti e curatori provenienti da altri paesi la possibilità di vivere e lavorare a Roma, partecipando a studio visit, mostre e incontri organizzati in collaborazione con altri spazi espositivi, associazioni, residenze a Roma e in Italia, il tutto nell’ottica del networking nazionale e sul territorio.
Ora la residenza romana ospita – dal 17 al 23 marzo – Amara Antilla, curatrice americana selezionata da Gabi Scardi per il programma VIR Viafarini-in-residence a Milano, e successivamente in residenza alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. La permanenza della Antilla in Italia è finanziata tramite Residenzaitalia, progetto dell’associazione Fare di Milano, finanziato dalla Fondazione Cariplo, Accademia di Belle Arti di Brera e GAI (giovani artisti italiani), in collaborazione con Open Care.
qwatz
via della camilluccia 418 – roma
[email protected]
www.qwatz.it
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