“Nessun progetto arrivato in assessorato”. Viale del tramonto per la Biennale di Scultura a Roma?
“A noi non è stato presentato nemmeno il progetto. È vero che siamo pronti a prendere in considerazione proposte per mostre e installazioni d’arte contemporanea nel centro storico. Ma solo a patto che si tratti di opere di straordinaria qualità e di assoluto rispetto del contesto urbano, davvero straordinario, che le dovrà accogliere. Vaglieremo le […]
“A noi non è stato presentato nemmeno il progetto. È vero che siamo pronti a prendere in considerazione proposte per mostre e installazioni d’arte contemporanea nel centro storico. Ma solo a patto che si tratti di opere di straordinaria qualità e di assoluto rispetto del contesto urbano, davvero straordinario, che le dovrà accogliere. Vaglieremo le eventuali proposte in accordo con il ministero Beni culturali e avvalendoci della consulenza di direttori dei musei e critici internazionali”. Parole dell’assessore alla cultura di Roma Dino Gasperini, che affida all’edizione capitolina di Repubblica la sua “versione autentica” sul progetto della Biennale di Scultura, portato a galla dallo scoop di Artribune qualche giorno fa.
Il progetto prevedeva una serie di installazioni scultoree da piazzare in luoghi storici della Capitale, con una selezione di artisti affidata in esclusiva alla galleria Ca’ d’Oro. E le prime indiscrezioni, rivelate proprio dal nostro sito, individuavano scelte di livello qualitativo tutto da verificare, inopinatamente affidate ad un unico soggetto privato.
Contro la rassegna erano giunte anche le prese di posizione dell’ex assessore della Cultura della giunta Alemanno, Umberto Croppi, pronto a scrivere una lettera aperta al sindaco “affinché – riporta ancora Repubblica – per il bene di una capitale dell’arte contemporanea qual è diventata Roma con il Macro, il Maxxi, la fiera The Road, le gallerie e le fondazioni, dica no a questa Biennale“. E, aggiungiamo noi, pensi ad investire le (poche) risorse disponibili sulle partite davvero strategiche che la città si deve giocare.
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