A come Alessandria, B come Biennale. Disturbi e disordini della videofotografia…
D’accordo, questo è l’anno di Venezia, e si sapeva. Però se prima (o dopo, viste le date) volete farvi un’abboffata di video e foto, passate per Alessandria. Perché il capoluogo dell’“altro Piemonte” (quello più defilato e non Torinocentrico, per intenderci) ha la sua bella Biennale “specializzata”. Intorno al tema prescelto, Disturbi e disordini, grandi numeri […]
D’accordo, questo è l’anno di Venezia, e si sapeva. Però se prima (o dopo, viste le date) volete farvi un’abboffata di video e foto, passate per Alessandria. Perché il capoluogo dell’“altro Piemonte” (quello più defilato e non Torinocentrico, per intenderci) ha la sua bella Biennale “specializzata”. Intorno al tema prescelto, Disturbi e disordini, grandi numeri – 128 partecipanti –, una fitta rosa di curatori, tante sezioni e altret-tanti progetti e talk di contorno.
Con un occhio ai giovani (ma giovani davvero, vista la collaborazione con lo Ied e l’Istituto Italiano di Fotografia, che “presteranno” i migliori allievi) e l’altro alla Cina, giacché la manifestazione diretta da Sabrina Raffaghello è l’unico evento italiano nel calendario promosso quest’anno dal Governo di Pechino. Qualche nome, en passant: Adalberto Abbate, Elena Arzuffi, Simone Bergantini, Davide Bramante, Corpicrudi, Giacomo Costa, Fabio Donato, Franco Fontana, Barbara La Ragione, Federico Lombardo, Loredana Longo, Ivan Piano, Nicola Vinci. Dal 14 aprile al 31 luglio.
– Anita Pepe
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