Artribune, così piccina e già fonte per i quotidiani. La fantomatica Biennale di Roma finisce sul Riformista
Manco siamo nati (ehi, in effetti sarebbe il caso di spicciarsi a registrare questa testata al Tribunale!) e già la stampa quotidiana ci segue con attenzione. Meglio ancora se lo fa con la correttezza e la professionalità della brava Roberta Lombardi, del Riformista, che ieri è rimasta un pelino colpita dalla nostra inchiesta sulla […]
Manco siamo nati (ehi, in effetti sarebbe il caso di spicciarsi a registrare questa testata al Tribunale!) e già la stampa quotidiana ci segue con attenzione. Meglio ancora se lo fa con la correttezza e la professionalità della brava Roberta Lombardi, del Riformista, che ieri è rimasta un pelino colpita dalla nostra inchiesta sulla fantomatica (proprio fantomatica!) Biennale di Scultura di Roma ed ha deciso di approfondire costruendo un pezzo (divoratevelo nel pdf allegato) nel quale prende sì l’avvio dalle anticipazioni di Artribune, ma dove decide di andare oltre.
Provando a sentire l’assessore Dino Gasperini (senza grandi risultati) e arrivando a contattare la galleria Ca’ D’Oro che risulterebbe organizzatrice del bizzarro evento di cui abbiamo parlato ieri, qui ottenendo invece risultati eccome: prima una ammissione (“si, la Biennale la stiamo organizzando noi“) e poi, in una telefonata, un diniego (“La Biennale? Non sappiamo di che si parli“). Diniego un po’ sospetto visto che la Lombardi nel frattempo aveva scovato il sito della Biennale (www.biennalescultura.it) dove si scorge già la nascita di una nuova associazione culturale strumentale all’organizzazione, associazione con sede nello stesso stabile della Galleria Ca’ D’Oro…
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