Attacco a Hollywood. E a Los Angeles arrestano lo streetartista Space Invader
Usando questa misura, in Italia gli avrebbero dato direttamente il 41bis, chiudendolo al supercarcere di Novara assieme a Totò Riina o Leoluca Bagarella. Sì, perché di “attacchi” in territorio pubblico Space Invader ne ha portati qualche centinaio, l’anno scorso, in occasione del grande progetto organizzato a Roma dall’Associazione Wunderkammern. Ma gli americani, si sa, certe […]
Usando questa misura, in Italia gli avrebbero dato direttamente il 41bis, chiudendolo al supercarcere di Novara assieme a Totò Riina o Leoluca Bagarella. Sì, perché di “attacchi” in territorio pubblico Space Invader ne ha portati qualche centinaio, l’anno scorso, in occasione del grande progetto organizzato a Roma dall’Associazione Wunderkammern.
Ma gli americani, si sa, certe volte non stanno a badare: stai imbrattando e danneggiando un bene non di tua proprietà? Arrestato. Questo è capitato all’artista francese – è il solo dato biografico che emerge nel gelosissimo anonimato -, che in compagnia di un altro tagger stava appiccicando – a colpi di malta – un suo invader su un edificio storico a Little Tokyo, vicino a quel Los Angeles MOCA che proprio in questo periodo ospita la mostra Art in the Streets, con diversi suoi lavori.
Lavori sparsi un po’ per tutto il museo, segnalati sul website di Space Invader con una dettagliata mappa. Occhio se volete cercarla: si chiama infatti Map of the Blue Invasion, un omaggio all’italianissimo Blu, vittima della distruzione di un mega-murale proprio al MOCA…
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