Civita in campo per… Civita (Bagnoregio). Accordo con lo IUAV per un progetto di salvaguardia
L’Associazione è nata nel 1987 prendendo il nome del borgo da cui ha origine anche il suo logo, con lo scopo iniziale di recuperarlo e valorizzarlo. E con quel borgo, l’Associazione Civita ha sempre mantenuto un debito, che ora si appresta ad onorare con un ampio progetto. C’è infatti Civita di Bagnoregio al centro dell’accordo […]
L’Associazione è nata nel 1987 prendendo il nome del borgo da cui ha origine anche il suo logo, con lo scopo iniziale di recuperarlo e valorizzarlo. E con quel borgo, l’Associazione Civita ha sempre mantenuto un debito, che ora si appresta ad onorare con un ampio progetto.
C’è infatti Civita di Bagnoregio al centro dell’accordo che l’associazione fondata da Gianfranco Imperatori ha stretto con l’Università IUAV di Venezia, per creare qui un nuovo progetto sulla salvaguardia dei beni architettonici, storici e paesaggistici italiani, meta di docenti, esperti internazionali, studenti e intellettuali. Non solo con corsi e seminari per studenti e laureati, ma anche con una serie di tavole rotonde con esperti in campo architettonico, paesaggistico, sociologico italiani ed europei.
“Il paese che muore”, come la chiamò lo scrittore Bonaventura Tecchi, vuole insomma diventare un modello per la conservazione e la tutela del paesaggio italiano, simbolo del borgo italiano, “modello di un futuro sostenibile dove la cura del bello, della storia della nostra identità possa unirsi allo sviluppo culturale ed economico che la nostra comunità insegue”.
Cosa non secondaria: i soldi ci sono, con 2 milioni di euro per il dissesto idrogeologico, garantiti a Civita di Bagnoregio grazie all’accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Lazio, ed un contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri di 850mila euro…
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