Democrazia, vetro, trasparenza. Sarà di Coop Himmelb(l)au il nuovo parlamento albanese a Tirana
Un piano orizzontale percorribile, posto in quota, taglia in due parti ben distinte l’intera, complicata struttura. È vincente il progetto firmato Coop Himmelb(l)au, alias l’architetto viennese Wolf Prix, per il nuovo parlamento albanese a Tirana. Lui, naturalmente, non rinuncia affatto al suo credo spazialista inscritto fin nel nome del proprio marchio d’impresa – fondato nel […]
Un piano orizzontale percorribile, posto in quota, taglia in due parti ben distinte l’intera, complicata struttura. È vincente il progetto firmato Coop Himmelb(l)au, alias l’architetto viennese Wolf Prix, per il nuovo parlamento albanese a Tirana. Lui, naturalmente, non rinuncia affatto al suo credo spazialista inscritto fin nel nome del proprio marchio d’impresa – fondato nel 1968 – con quel tanto di impronta utopistica a mettergli le ali. Coop Himmelb(l)au, infatti, può significare Cooperativa cielo blu o Cooperativa che costruisce il cielo, dipende solo dal gioco d’inclusione o d’esclusione della elle.
L’intero complesso del parlamento albanese, che andrà a coprire un’area di circa 28mila mq fra Dëshmorët e Kombit Boulevard, le principali arterie di Tirana, consiste nella parte inferiore in un padiglione geometricamente regolare e parzialmente trasparente, destinato all’aula dell’assemblea parlamentare. Mentre la parte superiore si compone di una fitta serie di volumi irregolari improntati alla verticalità e uniformati da un rivestimento di metallo traforato per ottimizzare l’aerazione e il flusso solare, insieme alla possibilità di alloggiare apparati per la produzione di energie alternative. Tra gli elementi architettonici svetta pure una sorta di torre Tatlin-style, citazione di uno degli emblemi più espressivi dell’avanguardia primo-novecentesca.
E la cifra che distingue un edificio destinato alla politica? La combinazione simbolica di trasparenza e democrazia. Binomio applicato in senso concreto in uno dei volumi poggianti sul piano in quota in cui è consentito l’accesso al pubblico, dove enormi vetrate enfatizzano la funzione del controllo democratico sui lavori parlamentari…
– Franco Veremondi
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