Niente panico golosoni, anche quest’anno alla fiera di Roma si mangerà bene. Tutto il food al Mattatoio “appaltato” a Settembrini
Già, ma cosa è Settembrini? Molti non romani, ma anche molti romani, ne ignorano l’esistenza visto che va ancora troppo di moda andare a mangiare a casaccio. Sta di fatto, invece, che Settembrini sia, nella Capitale d’Italia, grossomodo quello che potremo definire il ristorante dell’anno. Il posto che negli ultimi 12 mesi è cresciuto di […]
Già, ma cosa è Settembrini? Molti non romani, ma anche molti romani, ne ignorano l’esistenza visto che va ancora troppo di moda andare a mangiare a casaccio. Sta di fatto, invece, che Settembrini sia, nella Capitale d’Italia, grossomodo quello che potremo definire il ristorante dell’anno. Il posto che negli ultimi 12 mesi è cresciuto di più, ha sperimentato nuove strade, ha osato, ha investito, ha fatto qualità e anche numeri.
Fino alla scorsa primavera Settembrini era “solo” un ottimo ristorantino del rione Prati con eccellenti voti sulle guide gourmet. Ma chef Luigi Nastri e soci, a quel punto, decisero di provarci. Conquistato il grande fondo adiacente, dove c’era una gelateria, hanno impiantato un posto difficilmente definibile: chiamiamolo bar di alta qualità. Qui non troverete tramezzini di polistirolo e cornetti o brioches decongelate. E neppure succhi di frutta industriali. Un progetto riuscitissimo che, tra l’altro, funziona alla grande all’ora dell’aperitivo.
Non è finita qui, qualche settimana fa l’ulteriore svolta. Dall’altra parte della strada (siamo giustappunto su Via Settembrini) nasce Set’, libreria, takeaway, tavola calda contemporanea in un contesto dal design che ricorda il nord-europa. Insomma Nastri e i suoi hanno conquistato nel giro di un anno un’intera strada offrendo al pubblico un mix di funzioni che pochi ristoratori in città riescono a impaginare.
La prossima settimana lo staff di Settembrini e le idee di Luigi Nastri saranno a disposizione del pubblico e degli operatori di Roma – The Road To Contemproary Art. Visto che ci toccherà stare qualche giorno relegati all’ex Mattatoio, almeno consoliamoci a tavola. In una mano la forchetta, nell’altra il fiammante e strepitoso numero zero di Artribune Magazine…
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