Solmi blasfemo: niente mostra, ad Ancona c’è il Congresso Eucaristico. Ora la parola al Tar…
Lui un po’ c’è abituato, anzi, quasi quasi ormai la cosa è diventata un “evento” collaterale alle sue mostre. È accaduto nel 2007 a Madrid, si è ripetuto lo scorso anno ad Artefiera, a Bologna. Eppure un episodio di censura è sempre qualcosa di scioccante, che da il via ad una ridda di considerazioni e […]
Lui un po’ c’è abituato, anzi, quasi quasi ormai la cosa è diventata un “evento” collaterale alle sue mostre. È accaduto nel 2007 a Madrid, si è ripetuto lo scorso anno ad Artefiera, a Bologna. Eppure un episodio di censura è sempre qualcosa di scioccante, che da il via ad una ridda di considerazioni e prese di posizione utile alla riflessione sociologica, a volte anche a quella giuridica.
Lui, molti lo avranno capito, è Federico Solmi, trentacinquenne artista bolognese ma newyorkese d’adozione, autore di opere che criticano senza mezzi termini e in maniera irriverente le dinamiche del potere e i suoi abusi, anche in ambiente ecclesiastico. Ed ora alle prese con un nuovo episodio di censura: scenario, la Mole Vanvitelliana di Ancona, dove l’artista stava preparando una grande personale – la prima in uno spazio istituzionale italiano – in programma dal 10 giugno al 31 luglio. Ma nel dicembre scorso la mostra viene revocata per l’inopportunità di realizzare l’evento negli stessi padiglioni dove a settembre si svolgerà il XXV Congresso Eucaristico, nonostante avesse già ottenuto il nulla osta dal Comune.
Inutili le rassicurazioni di Solmi, e dei curatori Gabriele Tinti e Monica Caputo, dell’associazione MAC (manifestazioni artistiche contemporanee), sul fatto che le opere più apertamente anticlericali – come il video The Evil Empire – non sarebbero state presentate: questa mostra non s’ha da fare. Al limite, pare abbiano informalmente proposto gli amministratori, dopo l’11 settembre, giornata conclusiva del Congresso Eucaristico.
Inaccettabile, anche per i costi organizzativi: e parte il ricorso al Tar. Prossima tappa? Il 21 aprile, quando il tribunale esaminerà il ricorso presentato da MAC contro la delibera comunale. E ci sarà Artribune a riferirvi gli esiti…
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