“L’arte? Non è cosa Vostra”. Stupito e a tratti furioso, arriva il niet a Sgarbi anche da Cristiano Pintaldi
Ci si potrebbe ricavare un’analisi sociologica, con tante diverse reazioni davanti a proposte – per dir così – irricevibili: come un invito a una mostra (che sia la Biennale di Venezia, a questo punto è un dettaglio) giunto a 13 giorni dall’inaugurazione. Il risultato alla fine è lo stesso: rifiuto. C’è che riesce a mantenere […]
Ci si potrebbe ricavare un’analisi sociologica, con tante diverse reazioni davanti a proposte – per dir così – irricevibili: come un invito a una mostra (che sia la Biennale di Venezia, a questo punto è un dettaglio) giunto a 13 giorni dall’inaugurazione. Il risultato alla fine è lo stesso: rifiuto. C’è che riesce a mantenere i nervi saldi e toni quasi cordiali, chi la butta sull’accorato/romantico, chi invece a fatica trattiene la furia. È il caso di Cristiano Pintaldi, che vi consegniamo a futura memoria…
Gentile signora,
Le volevo comunicare il mio rifiuto a partecipare alla mostra “Padiglione Italia Lazio”.
Ritengo molto scorretto che sia stato utilizzato il mio nome senza che io abbia mai dato nessun consenso. Ricevere un invito per una mostra così importante a soli 13 giorni dalla sua inaugurazione è la cosa meno professionale che io abbia mai sentito, inoltre la demolizione da parte di Vittorio Sgarbi della credibilità del nostro padiglione nazionale attraverso una mostra che affianca professionisti a dilettanti allo sbaraglio senza nessun criterio è un chiaro tentativo di delegittimazione di tutto un settore professionale, la più grande mancanza di rispetto che si possa avere nei confronti di ogni artista. […] Il titolo della mostra quindi “L’arte non è cosa nostra” diventa letteralmente corretto, infatti voi con l’arte non avete niente a che fare.
Cristiano Pintaldi
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