Caro Alemanno, il mondo dell’arte ti controlla. Dalla comunità intellettuale romana parte una lettera a sindaco e assessore
Chiedono cose che dovunque sono la normalità, in tutto il mondo, in tutto l’occidente evoluto. Ma che in Italia necessitano di riunioni, mobilitazioni, ansie e documenti firmati e controfirmati da mandare in visione a amministrazioni e politici. Stiamo parlando di un gruppo di una ventina di intellettuali rappresentanti a vario titolo del mondo dell’arte che, […]
Chiedono cose che dovunque sono la normalità, in tutto il mondo, in tutto l’occidente evoluto. Ma che in Italia necessitano di riunioni, mobilitazioni, ansie e documenti firmati e controfirmati da mandare in visione a amministrazioni e politici. Stiamo parlando di un gruppo di una ventina di intellettuali rappresentanti a vario titolo del mondo dell’arte che, in fretta e in furia, in questi giorni di Macro-querelle e di angosce sul futuro del museo capitolino, si sono riuniti con uno scopo molto semplice: fare, per quanto possibile, attività di lobbing verso l’amministrazione comunale. Affinché venga indotta, quest’ultima, a compiere scelte di qualità. Scelte di qualità che – eccoci alle richieste “normali” di cui sopra – significano dotare il museo di un appannaggio economico “civile”, di nominare quanto prima un direttore in gamba e di far (ri)partire il processo che porterà alla Fondazione Macro. Processo che giusto ieri l’assessore alla cultura Dino Gasperini aveva segnalato come, appunto, riaperto e che ha fatto dichiarare ai firmatari della lettera un sentimento di “soddisfazione”.
Ora cosa risponderà il sindaco di Roma e l’assessore alla cultura? Recepiranno i suggerimenti valorizzando l’apertura di credito da parte dei firmatari? La nomina del nuovo direttore scaturirà da un confronto quanto più aperto possibile con i rappresentanti degli operatori culturali della città? La gestione presente e futura del ,museo sarà improntata a criteri di qualità su modelli internazionali come richiedono artisti, critici, collezionisti, giornalisti e galleristi?
Il testo integrale della lettera
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