Faenza Updates: e dopo il Beato Karol, arrivò il Papa Achille. Il Festival canonizza Bonito Oliva. Non ce n’è per nessuno?
Non bastava avergli riservato l’onore di inaugurare il festival con la conferenza di apertura. Non bastava averlo fatto il personaggio chiave di questa quarta edizione, presente in moltissimi dei talks, tenuti sui temi più disparati. Il Festival di Faenza ha voluto letteralmente innalzare agli altari dell’arte Achille Bonito Oliva, dedicandogli l’omaggio a sorpresa che ha […]
Non bastava avergli riservato l’onore di inaugurare il festival con la conferenza di apertura. Non bastava averlo fatto il personaggio chiave di questa quarta edizione, presente in moltissimi dei talks, tenuti sui temi più disparati. Il Festival di Faenza ha voluto letteralmente innalzare agli altari dell’arte Achille Bonito Oliva, dedicandogli l’omaggio a sorpresa che ha caratterizzato la mattinata di domenica.
E una cerimonia che ha tutto del religioso, si qualifica anche dal livello degli officianti, assolutamente stratosferico. Dal grande storico e critico inglese Norman Rosenthal, che ha appunto proposto il “soglio” artistico per un gongolante ABO, all’allievo Stefano Chiodi, al quale è toccato esporre le motivazioni alla base del processo apostolico, al russo/italiano Viktor Misiano, che ha svelato la sua rivelazione di un Bonito Oliva “ballerino dell’arte”, fino all’immancabile – siamo sempre italiani no? – tocco familiare, con la salita sul palco a sorpresa della sorella, Rossella Bonito Oliva.
Conclusione quasi littoria, con la spettacolare prolusione del neo-pontefice solitariamente assiso su un palco sovrastante. Insomma, è il momento di sentire la vostra, di opinione: è veramente Lui il Papa dell’arte italiana? Chi è in grado di proporsi come Antipapa? O magari come Papessa?
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