Lo Strillone: I conti della Biennale sul Fatto. E poi Giò Ponti, Sgarbi, Musei Vaticani…
Giò Ponti Il Fatto quotidiano fa i conti in tasca alla Biennale. Perché i giri di valzer di Sgarbi un costo ce l’hanno: 250mila euro messi a budget subito, poi altri 750mila – che il giornale di Padellaro dice essere stati stanziati da Bondi – con il grosso punto interrogativo rappresentato da Arthemisia. Anche […]
Il Fatto quotidiano fa i conti in tasca alla Biennale. Perché i giri di valzer di Sgarbi un costo ce l’hanno: 250mila euro messi a budget subito, poi altri 750mila – che il giornale di Padellaro dice essere stati stanziati da Bondi – con il grosso punto interrogativo rappresentato da Arthemisia. Anche se L’Unità riprende lo show del Vittorio in sede di conferenza stampa: “finora non ho avuto una lira per il mio lavoro”.Tre brevi su Avvenire: grandi firme – Sansovino, Ghiberti, forse un Brunelleschi – per le immagini sacre esposte al Quirinale; gli Anni Sessanta di Dorazio, Consagra, Festa et alii al Museo Fondazione Roma; Giò Ponti in Triennale. E all’omaggio della città all’archi-designer il Corriere della Sera dedica il proprio primo piano. Indugiando poi con dovizia di particolari su Sgarbi e dintorni: puntando – come fa La Stampa – l’accento sugli artisti selezionati per il Padiglione Italiana e sugli “incroci” nati con i “suggeritori” del curatore.
Libero ironizza sulle risposte che gli intellettuali “di sinistra” avrebbero dato a Sgarbi alla domanda, furbetta in odor di Biennale, su quale sia il maggior artista vivente. Il Giornale è l’unica testata a citare il botta e risposta in conferenza stampa tra Ludovico Pratesi e Sgarbi: il primo buggera Vittorio dicendo che al posto suo, a questo punto, tanto valeva trovarsi davanti Fiorello; l’altro lo zittisce dandogli del raccomandato. Gli è pure andata bene, a Pratesi: considerato l’interlocutore poteva anche prendersi del culattone.
È ambientata ai Musei Vaticani la puntata odierna della spassosa rubrica di satira surreale che Maurizio Milani tiene su Il Foglio. Da non perdere il suo Innamorato fisso. La Repubblica da notizia dell’asta che a giugno verrà battere, a Londra da Sotheby’s, il “Vorstadt II” di Schiele. Obiettivo: raccogliere i 19 milioni di sterline che la casa d’aste deve agli eredi dei proprietari – ebrei – del “Ritratto di Wally”, finito illecitamente sul mercato dopo la Seconda Guerra Mondiale.
– Lo Strillone di Artribune è Francesco Sala
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