Moataz Nasr in un catalogo appena presentato a Roma. Vi racconta tutto ABO, in una video intervista per Artribune Television…
Era uno degli appuntamenti più intriganti tra quelli ospitati nel Conversation Corner di The Road to Contemporary Art, la fiera romana di primavera. A presentare The Other Side of the Mirror, il catalogo della personale di Moataz Nasr da poco conclusasi alla Galleria Continua, c’erano Mario Cristiani, gallerista, e Achille Bonito Oliva, autorevole introducer chiamato […]
Era uno degli appuntamenti più intriganti tra quelli ospitati nel Conversation Corner di The Road to Contemporary Art, la fiera romana di primavera.
A presentare The Other Side of the Mirror, il catalogo della personale di Moataz Nasr da poco conclusasi alla Galleria Continua, c’erano Mario Cristiani, gallerista, e Achille Bonito Oliva, autorevole introducer chiamato a presentare il lavoro dell’artista egiziano nonché il volume, fresco di stampa, edito da Gli Ori e firmato dal Simon Njami, Jérôme Sans e Gilane Tawadros.
ABO, con il suo inconfondibile, brillante eloquio, è partito da lontano: dopo il crollo delle Torri Gemelle l’arte si è spaccata in due. Da un lato gli artisti rimasti fedeli a un certo intimismo, con un lavoro marcatamente soggettivo, dall’altro quelli che puntano l’occhio sul mondo e a collettività: razzismo, politica, ecologia, violenza urbana. E a tutto questo s’aggiunge una seconda divisione, sempre più evidente: quella tra cultura occidentale e orientale.
Come si districa Nasr in mezzo a tali dicotomie? La direzione è quella della sintesi, della mediazione tra sguardo emotivo e sguardo sociale, tra analisi delle mergenze politiche e registrazione del sentimento collettivo, tra est e ovest. Un esempio? La serie fotografica del 2006, in cui l’artista raccontava la miseria del Cairo, anticipando gli stati d’animo del popolo egiziano che avremmo ritrovato qualche anno dopo nelle immagini mediatiche delle violenti sommosse.
Argomenti da approfondire, senz’altro. Come? Innanzitutto correndo a comprarsi il libro. E nel frattempo ascoltandosi d’un fiato la video intervista rilasciata per l’occasione da Bonito Oliva a Manuela Valentini. Per Artribune Television, naturalmente.
– Helga Marsala
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