Si è inaugurata e noi c’eravamo: guardate come sono belle le opere della Biennale di Scultura di Roma…
Prendere una nota galleria romana e una curatrice ex consigliere municipale, metterla a capo dell’iniziativa, impastare qualche artista di rilievo come Salvador Dalì e Giorgio de Chirico con partecipanti la cui rilevanza artistica è tutta da verificare, aggiungere un pizzico del Vittorione (Sgarbi) nazionale, ed ecco che la portata è pronta! La Biennale di scultura […]
Prendere una nota galleria romana e una curatrice ex consigliere municipale, metterla a capo dell’iniziativa, impastare qualche artista di rilievo come Salvador Dalì e Giorgio de Chirico con partecipanti la cui rilevanza artistica è tutta da verificare, aggiungere un pizzico del Vittorione (Sgarbi) nazionale, ed ecco che la portata è pronta!
La Biennale di scultura di Roma, auto-declassata a rassegna, porta avanti l’opera autoreferenziale tra l’imbarazzo generale, evitando accuratamente qualsiasi riferimento all’intervento di ieri sera dei vigili urbani che hanno minacciato seriamente l’inaugurazione di oggi e che hanno intimato di sgombrare le opere abusivamente installate al Pincio (l’area di Villa Torlonia invece è stata concessa). Secondo Lamberto Petrecca, curatore insieme a Gloria Porcella, la proprietà della Casina Valadier, nelle cui pertinenze le opere sarebbero stateo installate, avrebbe avuto una regolare concessione per utilizzare lo spazio a fini culturali culturali. Smentendo così le notizie dell’imminente smantellamento delle opere dal Pincio. Insomma, Biennale sia: il giudizio sulle opere noi ci siamo scocciati di darlo. Fate voi le vostre deduzioni. Dopo aver visto le foto qua sotto.
– Chiara Miglietta
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