Investi una moneta in cultura, te ne ritorneranno sette. Questo e altro al meeting di Houston dell’Associazione Americana dei Musei
In attesa del report finale, ultime news dal meeting annuale dell’Associazione Americana dei Musei (AAM), che si è appena concluso a Houston. Quest’anno, anche in ossequio al tema del meeting – The museum of Tomorrow – molta attenzione, da parte di tutti i convenuti, ai temi IT, quindi applicazioni mobile, blog, integrazione tra siti web […]
In attesa del report finale, ultime news dal meeting annuale dell’Associazione Americana dei Musei (AAM), che si è appena concluso a Houston. Quest’anno, anche in ossequio al tema del meeting – The museum of Tomorrow – molta attenzione, da parte di tutti i convenuti, ai temi IT, quindi applicazioni mobile, blog, integrazione tra siti web e vari dipartimenti dei musei. L’attenzione è concentrata ad assicurarsi il futuro, visto che anche negli USA i contributi al sistema culturale sono stati drasticamente tagliati (dal 39% al 24%) e, a causa della crisi economica, son venuti meno i fondamentali contributi da parte dei mecenati.
Qualche altro dato che emerge dai lavori: nel 2008 i musei americani hanno contribuito all’economia americana con oltre 20 miliardi di dollari, solo considerando spese varie di gestione, acquisti e salari, senza considerare l’indotto. Il settore non-profit della cultura, in America, genera ogni anno economie per circa 166 miliardi di dollari, con un ritorno medio di 7 dollari in tasse per ogni dollaro investito dal governo. Dati diffusi dall’AAM nell’ambito dell’attività lobbistica per cercare di risollevare il contributo governativo al settore no-profit culturale.
All’expo che accompagna il meeting si può trovare tutto quello che serve ad un museo, dai siti web ai sistemi interattivi multimediali, dai sistemi per agganciare i quadri alle vetrine, dai sistemi per il controllo climatico alle società di trasporto delle opere d’arte. C’è un solo espositore italiano: è il Laboratorio Museografico Goppion, con i suoi sistemi di vetrine riconosciuti come il top a livello mondiale (sue quelle de La Gioconda e dei gioielli della Corona inglese).
– Mario Bucolo
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