Arte e scienza, anche a Roma. Appuntamento all’Orto Botanico, fra Biotech Art e Nanotecnologie
Eliminare il gap tra scienza e società, avvicinando le giovani generazioni alla scienza grazie all’interazione con l’arte. Un tema di grande attualità, centrale negli interessi – per fare un esempio – della Fondazione Marino Golinelli di Bologna. Un tema che torna nella mission del progetto europeo ISWA, promosso da una cordata di Università che vede […]
Eliminare il gap tra scienza e società, avvicinando le giovani generazioni alla scienza grazie all’interazione con l’arte. Un tema di grande attualità, centrale negli interessi – per fare un esempio – della Fondazione Marino Golinelli di Bologna. Un tema che torna nella mission del progetto europeo ISWA, promosso da una cordata di Università che vede come capofila l’Università Politecnica delle Marche e come direttore il professor Franco Rustichelli, amico e collaboratore di Gino De Dominicis, oltre che illustre cattedratico.
Ora uno step del progetto fa tappa a Roma, dove l’Orto Botanico del Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza ospita la mostra collettiva dal titolo After the Crash, curata da Camilla Boemio. Che presenta opere di un gruppo di artisti internazionali la cui ricerca artistica lambisce la scienza, dalla Biotech Art alla Fisica, le Nanotecnologie, la Geologia, i cambiamenti climatici, le biodiversità, con nomi come Justine Cooper, Wout Berger, Trevor Paglen, Richard Fajnor, Francesco Patriarca, Donato Piccolo, Klaus Thymann.
Dall’11 al 18 giugno 2011
Largo Cristina di Svezia 24 – Roma
www.univpm.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati